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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Dopo la tempesta, la tregua e la rabbia: strade e scuole nel mirino

Strade che si trasformano in fiumi. Scuole che diventano trappole: si allagano e cadono calcinacci. Oggi, scuole chiuse a Giarre, Acireale, Aci Castello e Aci Catena per permettere il controllo e la messa in sicurezza degli edifici. A Catania, invece, il sindaco ha deciso di lasciarle aperte e di effettuare lo stesso i controlli

Dopo la tempesta, un po' di tregua. Ma continuano le polemiche. In particolare, nel mirino sono finite le strade e le scuole di Catania. Le vie si trasformano in fiumi in piena e le scuole si allagano o "perdono pezzi". 

Oggi, scuole chiuse a Giarre, Acireale, Aci Castello e Aci Catena per permettere il controllo e la messa in sicurezza degli edifici. A Catania, invece, il sindaco ha deciso di lasciarle aperte e di effettuare, nella giornata di oggi, un controllo straordinario sulle condizioni degli istituti.

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Molte scuole, infatti, del catanese sono state colpite dal nubifragio. Allagato il corridoio dell'ingresso nella succursale del "Galileo Galilei" in via Grasso Finocchiaro. Sommerso dall'acqua piovana anche il piano terra della scuola "G.Rodari" di Gravina. Scene incredibili dalla scuola Italo Calvino di Canalicchio ( GUARDA IL VIDEO): genitori e volontari che mettono "in salvo" i bambini. E l'elenco è ancora lungo. Tragedia sfiorata al Liceo Scientifico Archimede di Acireale dove si sono staccati alcuni pezzi del tetto e sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco.

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Ieri il sindaco Bianco ha annunciato di aver "chiamato personalmente il dirigente generale della Protezione civile regionale Calogero Foti il quale mi ha assicurato che, a giudicare dalle previsioni meteorologiche, non vi sono condizioni di allarme a Catania nelle prossime ore. Ne approfitteremo per attuare, con la collaborazione della Protezione civile, un controllo straordinario delle condizioni delle scuole della città, alcune particolarmente colpite dal maltempo di oggi" ( GUARDA IL VIDEO).

"I Comuni - ha spiegato l'assessore alla Protezione civile Luigi Bosco - sono chiamati a decidere su elementi molto delicati come per esempio la chiusura delle scuole quando dagli esperti giungono segnali contrastanti. Si dovrebbe inoltre pensare, probabilmente, a previsioni più specifiche per i singoli territori".

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Intanto, ieri, il centro operativo della Protezione civile comunale ha ricevuto centinaia di chiamate. Spesso i problemi segnalati erano legati al deflusso dell'acqua e si sono risolti in breve tempo. Anche a causa dell'acqua proveniente dai paesi etnei in diverse zone della città (via Etnea, via Galermo, viale Moncada, nelle piazze Santa Maria di Gesù e Stesicoro) sono saltati caditorie e tombini, che sono stati poi ricollocati. In via Tomaselli un'utilitaria è caduta in un tombino e la Protezione civile ha fatto uscire dalla vettura una signora incinta e il marito. Lo stesso è avvenuto in via Messina. Due gli interventi con le idrovore per allagamenti all'esterno della scuola Parini e nel primo piano della Calvino. Interventi con grosse idrovore sono stati compiuti nel Villaggio Santa Maria Goretti, nel parcheggio Bellini e nella base di Maristaeli. Privati hanno segnalato allagamenti in via Matteo Ricci, in via San Paolo e via Manzella.

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