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Cronaca

Renzi e Bianco al Teatro Bellini, siglato il patto per Catania

Per Catania si parla di 700-750 milioni di euro, metà dai fondi Pon e metà governativi con interventi che riguardano teatri, musei ma anche la superstrada Catania-Etna

Il presidente Matteo Renzi torna in Sicilia per la quarta volta. Ha firmato insieme con il sindaco Bianco il Patto per Catania. Si tratta di accordi che prevedono risorse aggiuntive del governo ai fondi Ue a disposizione delle città per infrastrutture produttive e di interesse sociale. Per Catania si parla di 700-750 milioni di euro, metà dai fondi Pon e metà governativi con interventi che riguardano teatri, musei ma anche la superstrada Catania-Etna.

VIDEO Renzi sul palco del Bellini

Il presidente Renzi è arrivato in ritardo a Catania a causa di un incidente che, questa mattina, ha mandato in tilt lo scalo etneo. Appena salito sul palco del Teatro Bellini, Renzi ha omaggiato il pilota che ha, con la sua manovra all’aeroporto Fontanarossa scongiurato conseguenze per i passeggeri del volo che ha subito un atterraggio di emergenza.  ​

L'aeroporto Fontanarossa è stato chiuso a causa di un incidente

"Catania è una città bella l'ho appena visitata dall'alto, piazze, chiese - ha dichiarato Renzi - il rapporto con la cultura romana e greca. E subito pensi in questo teatro alla cultura e quanto è grande il nostro Paese. Un paese di straordinarie bellezze. La parola orgoglio deve tornare ad occupare il dizionario della politica. L'orgoglio di essere italiani visto che questa parola è stata poco usata".

Reni a Catania, 30 aprile 2016

"Negli ultimi 10 anni l'Italia non è cresciuta anche perché non ha speso i fondi Ue, ed è uno scandalo vergognoso avere buttato soldi nostri, avere sprecato nostre risorse" - ha proseguito il presidente del Consiglio a Catania "città laboriosa, la Milano del mezzogiorno”. "Identità culturale e orgoglio devono tornare ad avere residenza nel nostro Paese".

"Dobbiamo dare tutto e tutti il massimo e fare del nostro meglio per portare il Paese ad essere guida in Europa. Il nostro Paese ha le condizioni per togliersi di dosso questo atteggiamento di rassegnazione. Nei prossimi due anni ci sarà il modo e la possibilità perché le cose accadano. Perché la rassegnazione prenda la strada dell'esilio. Finché sarò a Palazzo Chigi non smetterò mai neanche per un momento di provare a chiedere a tutti i connazionali di ricordarci della grandezza della sfida a cui siamo chiamati", ha concluso Renzi.

LE CONTESTAZIONI - In attesa del suo arrivo a Catania, già dalla notte hanno avuto inizio le contestazioni. Blitz nella notte dei giovani di un centro sociale che all'esterno del teatro 'Vincenzo Bellini', ha esposto uno striscione contro la visita del premier oggi del presidente, con la scritta: 'Renzi coniglio Catania non ti vuole'. A rivendicare l'iniziativa è stato il centro sociale Liotru con mail inviate a testate giornalistiche e siti accompagnate da foto dello striscione, che è stato rimosso. Iniziative di protesta contro la visita del presidente del consiglio Catania sono state annunciate dal movimento Catania bene comune sotto lo slogan 'Renzi non sei benvenuto'. Una manifestazione di protesta si è svolta alle ore 10 di oggi in prossimità del Teatro Massimo, in via di Sangiuliano angolo via Coppola. 

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IL PROGRAMMA - Renzi, a Catania, per sottoscrivere il “Patto per la città”, nel Teatro Massimo Vincenzo Bellini, poi via di corsa verso Palermo dove, alle ore 15.30, nel Teatro Massimo, firmerà il “Patto per Palermo” e dopo quest’atto solenne si recherà nel deposito tram Brancaccio Roccella. Infine, alle ore 17, inaugurerà il viadotto Palermo-Caltanissetta.  

DEMOLIZIONE E RINASCITA DEL VIADOTTO - Il viadotto in direzione Palermo era stato chiuso nell'aprile di un anno fa, dopo il movimento franoso che aveva seriamente danneggiato il tratto di strada in direzione Catania. Dopo la demolizione, datata dicembre 2015, dei 200 metri del viadotto "pericolante", sono state avviate approfondite analisi sulla qualità dei materiali con il monitoraggio in tempo reale di tutti i parametri tecnici. "Le indagini, ed in particolare le prove di carico svolte nei giorni scorsi - spiegano dall'Anas - hanno dato indicazioni positive sulla statica dell’opera. Sono stati inoltre installati sistemi di monitoraggio sia per le strutture del viadotto che per la pendice interessata dal movimento franoso".
 

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