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Cronaca

Maturità 2012: le tracce della prima prova

Montale, i giovani e la crisi: sono alcune delle tracce proposte per la prova di italiano nella Maturita' 2012. Le responsabilita' della scienza e della tecnologia: e' un'altra delle tracce proposte

Montale, i giovani e la crisi: sono alcune delle tracce proposte per la prova di italiano nella Maturità 2012. Le responsabilità della scienza e della tecnologia: è un'altra delle tracce proposte. Una frase di Hannah Arendt sullo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti: nel dettaglio, la traccia propone di descrivere lo sterminio degli ebrei programmato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.

I giovani che vorranno cimentarsi con l'articolo di giornale per la prova di italiano della Maturita' dovranno descrivere il Labirinto. Avranno a disposizione una serie di documenti di grandi autori come Ariosto, Picasso, Calvino ed Eco

La traccia sui giovani e la crisi prende spunto dalla famosa frase di Paul Nizan, 'Avevo vent'anni... Non permettero' a nessuno di dire che questa e' la piu' bella eta' della vita", tratta dal libro 'Aden Arabia'. E' la frase cui si ispiro' Fernando Di Leo per il film del 1978 'Avere vent'anni'. Nella traccia c'e' anche una frase di Steve Jobs.

Montale, invece, era gia' stato proposto nel 2008 quando per l'analisi del testo venne sottoposta alla riflessione dei candidati la poesia ''Ripenso il tuo sorriso''. Una scelta accompagnata da una gaffe: i documenti ministeriali avevano interpretato come dedicata ad una donna la poesia ispirata, invece, al premio Nobel da un ballerino russo. Anche quattro anni prima, nel 2004, sotto la gestione Moratti, Montale era finito sui banchi della Maturita con il il testo della 'Casa sul mare' tratto da Ossi di seppia.

E' tratta da "Auto da fe" la frase di Eugenio Montale da cui prende spunto il tema letterario. Il saggio fu pubblicato nel 1966 e raccoglie articoli di attualità culturale, critica letteraria e musicale, meditazione sui cambiamenti culturali e morali di portata internazionale come la cultura di massa, l'arte ridotta a industria, spettacolo o merce da consumare.

Il saggio è una dichiarata polemica contro gli aspetti involutivi della modernità, contro la "nuova barbarie" del consumismo. Montale se la prende con la massificazione culturale, la mercificazione dell'arte e la meccanizzazione della vita. Il poeta di 'Ossi di seppia' denuncia "l'incapacita' di volere e di sentire", il vuoto interiore generato dal "mercato del nulla", dalla mancanza di ideali e di valori. E profeticamente annuncia la fine della liberta' in un mondo dominato e controllato dai mass media dove la teologia del progresso scientifico e tecnico ha garantito la vittoria dell'homo faber sull'homo sapiens. Il tema su Montale era gia' uscito nel 2004 e nel 2008.

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