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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Corruzione di un medico all'Asp: crociere e regali in cambio di prescrizioni di farmaci e integratori

Protagonisti della vicenda sono un dirigente medico specialista ortopedico in servizio presso le Asp di Ragusa, Catania ed Enna e di tre imprenditori, nonché una dipendente di un’azienda fornitrice di ausili ortopedici, con sedi legali ed operative in Sicilia

Crociere, acquisto di mobili, ristrutturazione di un appartamento a Catania, assunzione di parenti in un'azienda privata. Era questo - secondo i Nas e la procura della Repubblica - il "prezzo" della corruzione di un medico, dirigente e in servizio nelle Asp di Ragusa, Catania ed Enna. In cambio di questi "benefit" l'ortopedico avrebbe prescritto ai suoi pazienti i prodotti distribuiti dalle aziende corrutrici.

Come si è giunti a scoprire questo calderone? Ad indagare sono stati i carabinieri che hanno messo in campo intercettazioni telefoniche, ambientali e video,ì servizi di osservazione, pedinamenti e l'acquisizione ed analisi di centinaia di documenti. Sono emersi numerosi episodi corruttivi e raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati che sono oltre l'ortopedico anche gli imprenditori delle aziende farmaceutiche e un infermiere.

Le modalità della corruzione

L'ortopedico quindi oltre a prescrivere presidi ed ausili ortopedici, creme ed integratori alimentari delle aziende "amiche" indirizzava i pazienti presso le sedi delle imprese dislocate a Enna, Ragusa e Catania, portando loro un vantaggio patrimoniale, illecito, calcolato dagli inquirenti in 42mila euro. In cambio il medico aveva ricevuto da una officina ortopedica dei lavori di ristrutturazione di un suo immobile a Catania; l’acquisto degli arredi, attrezzature e macchinari di lavoro da collocare presso il suo studio; l’ingaggio della moglie alle dipendenze della ditta; la corresponsione di altre utilità quali ad esempio il saldo del conto per l’acquisto di bottiglie di vino presso una enoteca; l’acquisto di una scrivania ed una libreria.

Le "false" malattie per fare una corsetta

Inoltre il medico da una ditta di commercializzazione di integratori e creme ha ricevuto il pagamento di una crociera; l’acquisto di mobilia varia per arredare la sua dimora estiva. In questa circostanza le intercettazioni ambientali hanno fatto emergere il fatto che il corruttore avrebbe voluto pagare con denaro contante, ma il medico ha espressamente richiesto l’acquisto di mobili corrispondenti al valore del prezzo della sua "disponibilità".

Così sono state applicate diverse misure cautelari: sono 7 gli indagati e il medico è stato sospeso dalla professione e per sei mesi non potrà esercitare nelle Asp e all'Inail, mentre per gli altri indagati vi è il divieto per quattro mesi di esercitare attività imprenditoriali, l’esercizio degli uffici direttivi ed ogni altra attività inerente l’esercizio delle società e lavorativa. Sono tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di corruzione, truffa, falso.

Contestualmente è stata eseguita una misura cautelare con il sequestro preventivo per equivalente della somma di circa 42mila euro, quale profitto dei delitti commessi.
Sono anche indagati un infermiere dell’Asp Ragusa, e una dipendente di una delle due società coinvolte nell’indagine, entrambi ritenuti responsabili, a vario titolo, di falso.

L'infermiere avrebbe - con l'ortopedico - compilato falsamente i moduli contenenti la prescrizione di presidi e ausili ortopedici, annotando i nominativi dei pazienti sul registro cartaceo delle visite, attestando, contrariamente al vero, di aver sottoposto a visita, stilando le relative diagnosi, i beneficiari delle prescrizioni mediche. Inoltre, attestavano falsamente di avere effettuato i relativi collaudi, pur in carenza delle necessarie visite di verifica della congruità dei presidi e degli ausili ortopedici sui singoli pazienti.

Inoltre l'ortopedico avrebbe chiesto al proprio medico di base dei certificati per malattia (inesistente) per giustificare l’indebita assenza dal servizio, inducendo in errore l’Asp di Ragusa e incassando così un ingiusto proditto con danno per il datore di lavoro. In realtà i militari del Nas di Ragusa hanno accertato, a seguito di servizi di pedinamento,
numerosi episodi nei quali il medico era intento a svolgere attività fisica sul lungomare della propria città di residenza, nonché visite nel suo studio privato.

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