Migranti, nuovo sbarco a Catania: a bordo anche due neonati e 4 cadaveri
Al porto di Catania la nave 'Responder' dell'organizzazione umanitaria Moas (Migrant Offshore Aid Station), con a bordo 414 immigrati soccorsi due giorni fa nel Canale di Sicilia
Al porto di Catania la nave 'Responder' dell'organizzazione umanitaria Moas (Migrant Offshore Aid Station), con a bordo 414 immigrati soccorsi due giorni fa nel Canale di Sicilia. A bordo anche due bambini di poche settimane ed i cadaveri di 4 migranti morti durante la traversata.Tra le salme, anche quella di un ragazzo eritreo di 21 anni che viaggiava insieme a un gruppo di amici e familiari.
In corso le verifiche su possibili condizioni di pericolo legate alla presenza di cadaveri a bordo. Come spiegato dal Questore Marcello Cardona ai giornalisti presenti sul posto, l'area è stata messa in sicurezza per verificare un eventuale rischio di contaminazioni. I bambini sono già scesi dalla nave e soccorsi tempestivamente.
La maggior parte delle persone soccorse provengono dall'Africa occidentale e dalla zona del Corno d'Africa (Eritrea, Somalia, Etiopia), oltre ad alcuni siriani. A oggi, sono oltre 24 mila le persone salvate dagli equipaggi di Moas dall'inizio della sua missione nel 2014. In solo due mesi, dal 6 giugno 2016 a oggi, Moas ha tratto in salvo oltre 10.500 persone.
Fondata come un’iniziativa privata, in due anni Migrant Offshore Aid Station è diventata un’organizzazione internazionale specializzata nella ricerca e nel soccorso in mare, operante in diverse aree del mondo, e finanziata da privati cittadini in tutto il mondo. Attualmente, Moas opera nel Mediterraneo centrale a bordo di due navi - Phoenix e Responder - sulle quali prestano assistenza medica rispettivamente Croce Rossa Italiana ed Emergency.
Le operazioni di salvataggio di Moas nel Canale di Sicilia avvengono sotto il coordinamento della centrale operativa di Roma della Guardia Costiera Italiana, e in collaborazione con tutte le altre Ong attive nel Mediterraneo.