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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Minaccia di morte la zia con una pistola, arrestato un 30enne di Maniace

I primi dissapori familiari sarebbero sorti circa tre anni fa, a seguito della vendita di un capannone da parte del padre 48enne dell’arrestato in favore del proprio fratello

Nell’ambito delle indagini a carico di un 30enne di Maniace, indagato per il reato di atti persecutori,la procura etnea ha richiesto ed ottenuto la misura cautelare agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, eseguita dai carabinieri del suo paese di residenza.

Le indagini, coordinate dal pool di magistrati specializzati sui reati che riguardano la violenza di genere, hanno fatto luce sulle condotte poste in essere dall’uomo che si sarebbe reso responsabile di molti episodi di minaccia, in un’occasione sconfinati in aggressione fisica per mano del padre, nei confronti della zia 47enne e dei membri del suo nucleo familiare. I primi dissapori familiari sarebbero sorti circa tre anni fa, a seguito della vendita di un capannone da parte del padre 48enne dell’arrestato in favore del proprio fratello.  Operazione che, per un successivo e tardivo ripensamento da parte del venditore circa la somma pattuita, ritenuta non congrua, avrebbe generato malumori che hanno deteriorato i rapporti tra i componenti della stessa famiglia.

Più volte infatti il 30enne, dal mese di ottobre del 2021, si sarebbe avvicinato alla zia minacciandola di morte insieme al marito ed al figlio. L’uomo avrebbe anche terrorizzato la donna fingendo, con una manovra dimostrativa, di voler speronare la sua auto con la propria vettura, mentre quest’ultima stava rincasando. In un  crescendo di tensione il 30enne, addirittura con l’utilizzo di una pistola semiautomatica, si sarebbe avvicinato alla zia mentre quest’ultima si trovava davanti la propria abitazione esplodendo alcuni colpi in aria a titolo intimidatorio. Mentre in un’altra occasione, ancora esibendo la pistola, avrebbe nuovamente minacciato di morte lo zio che in quel momento si sarebbe trovato vicino al garage insieme alla moglie ed al figlio.

Questi episodi, però, non erano stati denunciati dalle vittime per quieto vivere, nella speranza di poter ricucire i rapporti familiari ormai deterioratisi. Ma lo scorso 26 giugno, all’ennesima minaccia che sarebbe stata profferita dal 30enne che avrebbe estratto la pistola puntandola verso gli zii che si trovavano in auto sotto casa, il figlio di quest’ultimi, nonché suo cugino, avrebbe reagito lanciando un vaso dal balcone sulla sua macchina.

Il 30enne avrebbe quindi chiesto aiuto al padre che, subito accorso, si sarebbe poi scagliato contro la cognata ed il nipote, causando al ragazzo “cefalea post-traumatica e contusione dell’avambraccio dx con escoriazione lineiforme” ed alla madre “cefalea post- traumatica e lombalgia post-traumatica” con prognosi rispettivamente di 5 e 7 giorni. La denuncia così sporta ai carabinieri della stazione di Maniace ha loro consentito di effettuare i preliminari accertamenti, tra i quali una perquisizione nell’abitazione degli aggressori. Dove, all’interno di un garage, i militari hanno rinvenuto una pistola a salve nell’aspetto del tutto simile a quella utilizzata dal 30enne in occasione delle minacce esternate ai suoi familiari.

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