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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Dopo Nicole, il caso Mattia: sequestrata la salma del piccolo

I magistrati hanno chiesto anche l’acquisizione delle cartelle cliniche relative al soggiorno ospedaliero del piccolo. I sanitari ribadiscono intanto che il neonato è giunto al Policlinico in condizioni già gravissime, mentre per l’avvocato della famiglia sarebbe stata un’apparecchiatura difettosa che avrebbe provocato la morte del bambino

Il corpo del piccolo Mattia è stato sequestrato ieri dai Nas di Messina. Quello di Marria, infatti, è un altro caso di mala sanità nella Regione Sicilia. Il bambino aveva 38 giorni, era nato prematuro ed è morto ieri nel Policlinico di Messina dove era stato trasferito d'urgenza dall'Utin dell'Umberto I di Siracusa per presunti problemi respiratori. La madre ha avuto la rottura delle acque il 19 gennaio scorso a Bronte, alla 24esima settimana di gestazione, ma è stata trasferita a Siracusa perchè nelle Utin di Catania non c'era posto.

Sul decesso il legale dei genitori, l'avvocato Dario Pastore, ha presentato un esposto alla Procura di Catania. Alla Procura, quindi, il compito di valutare se tutti i passaggi sono stati compiuti correttamente: dalle cause che avrebbero portato alla rottura della placenta alla madre di Mattia al successivo iter che ha portato alla morte del bambino.

I magistrati hanno inoltre  chiesto anche l’acquisizione delle cartelle cliniche relative al soggiorno ospedaliero del piccolo. I sanitari ribadiscono intanto che il neonato è giunto al Policlinico in condizioni già gravissime, mentre per l’avvocato della famiglia, Dario Pastore, sarebbe stata  un’apparecchiatura difettosa che avrebbe provocato danni irreversibili alle vie respiratorie.

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