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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Sanzioni, ordinanze "incomprensibili" e Ztl "colabrodo": c'era una volta la Movida

Ordinanze incomprensibili, motorini ed auto che scorrazzano nella Zona a Traffico Limitato tra i tavoli dei locali, sanzioni penalizzanti ed interventi culturali che si fanno desiderare. Sono alcune tra le tante lamentele dei commercianti catanesi, soprattutto dei gestori dei locali che alimentano la movida notturna.

Ordinanze incomprensibili, motorini ed auto che scorrazzano nella Zona a Traffico Limitato tra i tavoli dei locali, sanzioni penalizzanti ed interventi culturali che si fanno desiderare. Sono alcune tra le tante lamentele dei commercianti catanesi, soprattutto dei gestori dei locali che alimentano la movida notturna. Ecco alcune delle loro testimonianze ed una unanime richiesta d'aiuto rivolta all'amministrazione: "ridate vita al centro storico!".

"Le ordinanze servono a poco ed i caffè concerto hanno perso smalto da tempo. Noi commercianti - commenta Giovanni Trimboli, titolare del ristorante Vineria Picasso nel centro storico di Catania- sappiamo bene come gestire gli orari, a prescindere dalle indicazioni del comune, ma per lavorare bene avremmo bisogno di maggior impegno sui fronti caldi. Ad esempio bisognerebbe investire più risorse sull'ordine pubblico e sulla Ztl, presidiando i varchi giorno e notte per impedire l'accesso a motorini ed auto non autorizzati. A livello commerciale, invece, servono dei contenuti validi per rivitalizzare il centro storico. Non è un caso se mancano da tempo grandi investitori, anche se basterebbe poco per far qualcosa di positivo. Penso ad esempio a dei percorsi enogastronomici ed iniziative culturali che vadano al di là dei palazzi e dei musei, riportando la gente in strada e nelle piazze".

Dello stesso avviso Andrea Graziano, titolare di 'Fud' e de "Il Sale Art Cafè", che punta il dito contro l'eccessiva permeabilità delle zone a traffico limitato. "Via Santa Filomena è forse la zona più importante della città per quanto riguarda densità di locali e presenze, ma viene considerata una criticità invece che una risorsa da valorizzare. Attendiamo ancora il regolamento dei dehors e c'è poca chiarezza anche sulle pedane amovibili che secondo le disposizioni dell'amministrazione dovrebbero essere montate e smontate più volte al giorno. Una follia per noi che operiamo in spazi ristretti e con risorse limitate. Abbiamo proposto diverse soluzioni, io stesso tre anni fa ho elaborato un progetto pilota per rivalutare la zona, ma dal 2012 ad oggi non è mai stato preso in considerazione".  

"Al momento l'unica novità riguarda l'eliminazione della mezz'ora di tolleranza durante lo smontaggio dei tavoli - spiega il presidente della Fipet Roberto Tudisco - e l'introduzione di un cavillo particolarmente svantaggioso per i commercianti: se in un biennio il titolare di un esercizio commerciale colleziona più di due verbali, perde il suolo pubblico con la possibile confisca di attrezzature. Al momento per fortuna non sono state elevate contestazioni, forse proprio per evitare problemi. Attendiamo inoltre comunicazioni per la stagione estiva, che non è stata ancora programmata. Molti, me compreso, rimpiangono l'Enzo Bianco degli anni 90', ed i tempi d'oro della movida catanese. All'epoca eravamo quasi obbligati a darci da fare, mettere musica...Oggi avviene quasi l'opposto. Investire nel centro storico è l'unica ricetta per combattere la crisi del commercio in città".

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