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Cronaca Nesima

Nesima, randagi sfamati in Commissariato e blitz della Questura: è polemica

Dietro disposizione del Questore, sono intervenuti più di 15 operatori di Polizia. Inoltre, secondo i sindacati, il Questore avrebbe rimosso con effetto immediato il dirigente del commissariato di Nesima Adriana Muliere

Nei giorni scorsi, il Commissariato Nesima della Polizia di Stato di Catania è stato oggetto, stante un comunicato della rappresentanza sindacale dell’Ugl, di un “blitz”  del locale gabinetto regionale della polizia scientifica, personale della Digos, della Squadra mobile e della zona telecomunicazioni. Il tutto, a quanto pare, per accertare la presenza di cani randagi all'interno dell' ufficio.

Dietro disposizione del Questore, sono intervenuti più di 15 operatori di Polizia. Inoltre, sempre secondo i sindacati, il Questore avrebbe rimosso con effetto immediato il dirigente del commissariato di Nesima Adriana Muliere perché, “colpevole di aver rappresentato una realtà difforme da quella da lui personalmente constatata; il dirigente rimosso, invece, aveva ben rappresentato per iscritto della presenza di cani nell'adiacente piazza Calì, regolarmente microcippati e sterilizzati, evidenziando che due di essi di piccola taglia sono soliti entrare attraverso le sbarre del cancello del commissariato”.

Da qui la polemica e i messaggi di solidarietà. Secondo il Coisp questo è "solo un esempio di mal distribuzione delle risorse umane. Si pensi ad esempio a quella parte del quartiere Cibali che inutilmente secondo questa O.S., in occasione delle partite di calcio, viene bloccata per un lungo periodo impedendo così la circolazione stradale e creando disagi spesso di notevole entità in primo luogo ai residenti e ai fruitori dell'area. In tale contesto i Poliziotti spesso sono isolati e costretti a vigilare incroci, rotatorie eccetera per intere ore rischiando aggressioni e atti di violenza di ogni tipo. Per quanto concerne l'intervento a Nesima opportuno precisare che effettivamente i colleghi del commissariato hanno spesso provveduto a procurare del cibo per i cani randagi della zona: nella circostanza ne sono stai avvistati 3 circolare all'interno del cortile del Commisariato, che a dire del personale addetto hanno libero accesso attraverso i varchi che ne facilitano il passaggio. Il Coisp è sconvolto per l'atteggiamento del Questore il quale ha trovato il tempo di recarsi in prima persona presso il commissariato Nesima per la situazione sopracitata quando poi in circostanze ben piuù gravi è stato assente".

Anche l'Ugl è intervenuto: "Durante l’ispezione in argomento è stato interrogato parte del personale interessato per scoprire chi utilizzava le ciotole rinvenute nel cortile interno, per dissetare o nutrire i ricercati cani. Nel frattempo di scoprire ed identificare compiutamente l’autore di “tale crimine”, la Polizia Scientifica effettuata dei rilievi tecnici, fotografando e filmando le ciotole rinvenute, indicandole con delle lettere apposte innanzi ad ogni reperto (stessa modalità per immortalare le prove ed i luoghi in cui vengono commessi efferati crimini)".

A seguire un fitto tam tam di solidarietà da parte delle associazioni animalistiche come il messaggio lasciato sulla bacheca Facebook di Adriana Muliere da parte di "L’altra Zampa" : " Piena solidarietà a tutto l’ufficio ed in particolar modo alla Dottoressa Adriana Muliere che sempre si sono distinti accanto alle associazioni animaliste presenti sul territorio catanese garantendo il rispetto della legge proprio in ordine alle problematiche legate ai casi di maltrattamento dei cani sia di proprietà ma soprattutto di quelli vaganti. Ricordiamo a tutti che la d.ssa Muliere insieme al suo preziosissimo staff investigativo è stata l’unica a supportare codesta associazione relativamente alla denuncia di avvelenamento dei cani Ikea di cui tutti ricorderanno i tragici fatti e video trasmessi in rete e grazie al suo intuito ed alla sua professionalità la Procura della Repubblica ha iscritto sul registro degli indagati il responsabile del circuito di videosorveglianza del centro commerciale Ikea per favoreggiamento in uccisione di animali. In particolare, grazie sempre al Commisario Muliere è stato accertato che i filmati sottoposti ad accertamento tecnico erano stati manomessi proprio nel momento in cui venivano distribuite le ciotole avvelenate. Non possiamo fare altro che condividere la nota dll’UGL che ha giustamente evidenziato il dispiegamento eccessivo di forze dell’ordine in merito ad azioni che comunemente ogni cittadino, in ossequio alla normativa vigente, dovrebbe compiere e, piuttosto che elogiare e porre ad esempio quanto il Commissariato di Nesima ha posto per la salvaguardia dei randagi, ci meraviglia come siano state organizzate delle indagini a sorpresa contro gli stessi appartenenti alle forze dell’ordine ".

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