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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca San Gregorio di Catania

La chiesa dell'immacolata di San Gregorio ha una nuova cappella

La cappella nasce nella tromba dove originariamente vi era la corda per suonare la campana, i lati sono rimasti a nudo per richiamare la costruzione antica

Ieri, lunedì dell’Angelo e festa del Santo Patrono Gregorio Magno, nella chiesa dell’Immacolata al Piano di San Gregorio è stata inaugurata una cappella costruita, decorata e donata dalla famiglia di Cosimo, Salvatore e Seby Sgroi. All’inaugurazione, avvenuta davanti a tanti fedeli e benedetta dal parroco don Ezio Coco, anche il primo cittadino, Carmelo Corsaro che ha apprezzato molto "questo gesto pieno di significato, d’amore e di fede – ha detto -, verso il Cristo e verso la nostra cittadina". Il Cristo alla colonna o meglio Ecce Homo, statua in carta pesta dell’Ottocento di autore anonimo, non aveva una sua collocazione e rischiava di essere relegato in un angolo. "Ora ha trovato la giusta collocazione – ha commentato soddisfatto don Ezio Coco - Seby Sgroi ha realizzato un’opera che non rivoluziona lo stile architettonico preesistente della chiesa ma che ben si amalgama in tutto l’insieme. Sono grato alla famiglia Sgroi – ha concluso - per il bel gesto che ha fatto a favore della chiesa dell’Immacolata; un bene che resterà alla comunità sangregorese". L’altare dove è posto l’Ecce Homo è stato realizzato in marmo bianco di Carrara, in verde Guatemala e rosso sant’Agata richiamando con stile gli stessi colori che ornano gli altari preesistenti. La cappella nasce nella tromba dove originariamente vi era la corda per suonare la campana, i lati sono rimasti a nudo per richiamare la costruzione antica, (la chiesa è stata costruita nel 1750) e il pavimento in cotto antico. A seguito della costruzione del nuovo campanile, in stile moderno e che fa a pugni con lo stile settecentesco, la campana fu eliminata e il vano era stato utilizzato come locale di sgombro. "Ringrazio don Ezio Coco, il sindaco, tutta la Giunta e il Consiglio comunale – ha esordito Seby Sgroi che è anche vicesindaco -. Il nostro gesto testimonia la grande vicinanza della famiglia Sgroi al territorio. È un’idea che con don Ezio ci portiamo dietro da diversi anni - ha spiegato Sgori - ma impegni lavorativi e personali non ci hanno permesso di realizzare. Oggi – ha concluso - ci onoriamo di quest’opera perché arricchisce la chiesa dell’Immacolata, recupera un’opera artistico-religiosa di notevole importanza e riporta la collettività a confrontarsi con la sofferenza del Cristo flagellato".
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