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Cronaca

Nuova rete ospedaliera, Fsi-Usae: "Contenti a metà, vogliamo le assunzioni nel 2017 e non nel 2018"

"Ci riserviamo di promuovere a pieni voti le scelte fatte dall'assessorato e dal governo regionale fino a quando non si avranno certezze su alcuni passaggi e si renderanno ufficiali alcuni dati o 'numeri' mancanti", precisa Salvatore Ballacchino, segretario regionale Fsi-Usae

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CataniaToday

La Segreteria regionale Fsi-Usae Federazione Sindacati Indipendenti aderente alla Confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei in merito alla informativa fornita lo scorso 9 gennaio 2017 sulla rete ospedaliera esprime grande soddisfazione per la mancata chiusura di molti ospedali della Regione Sicilia che potranno, così, garantire i livelli minimi assistenziali anche alle piccole comunità e per la promozione a centri Hub di alcuni presidi strategici. Rimane però critica la tempistica dettata dall'assessore Gucciardi sulle assunzioni previste per il 2018. 

"Ci riserviamo di promuovere a pieni voti le scelte fatte dall'assessorato e dal governo regionale fino a quando non si avranno certezze su alcuni passaggi e si renderanno ufficiali alcuni dati o 'numeri' mancanti", precisa Salvatore Ballacchino, segretario regionale Fsi-Usae.

Questi i numeri "critici": Numero dei posti letto assegnati alle Unità Operative (Modulo per Unità); Numero adeguato di personale sanitario (medico e non) che dovrà essere presente nelle future Unità Operative dei piccoli e medi ospedali (pianta organica regionale), i valori minimi per Unità Operativa  li deve stabilire la Regione e non la singola azienda sanitaria per evitare sperequazione a livello locale; L'immediatezza delle assunzioni di medici, infermieri, OSS e autisti entro il mese di giugno 2017 per i settori che trattano urgenza ed emergenza; La copertura immediata del 50% dei posti disponibili, mediante l'utilizzo delle graduatorie concorsuali ancora aperte e la stabilizzazione del personale sanitario (Infermieri, ostetrici, tecnici e medici) che ne hanno raggiunto i requisiti (il superamento dei famosi tre anni di precariato). 

"Questa segreteria vigilerà con particolare attenzione sul pericolo degli ospedali e Unità operative lasciate aperte da questa rimodulazione, solo per garantire la poltrona al direttore generale di turno - conclude Ballacchino - Gli ospedali devono garantire la salute degli utenti siciliani e per farlo necessitano più medici, infermieri, ostetrici, tecnici, Oss, ausiliari e personale amministrativo". 

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