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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Lockdown "morbido", Italia divisa in 3: il destino della Sicilia appeso ai numeri del Cts

Conte annuncia il nuovo Dpcm. Ecco i territori che rischiano le chiusure totali decretate con un'ordinanza del ministero della Salute, le aree dello Scenario 4, la serrata dei negozi, la didattica a distanza e lo smart working in arrivo

Secondo gli ultimi dati diffusi dal Ministero della Salute sulla situazione del contagio da Coronavirus, il 23% dei nuovi casi si registra in Lombardia con 5.278 contagiati in più e il 12% in Campania con + 2.861. Segue la Toscana con 2.009 nuovi casi e il Piemonte con 2.003. Ma tra le altre regioni più colpite c'è anche la Sicilia con 1.024 nuovi casi, preceduta dal Lazio con 1.859, l'Emilia Romagna con 1.652 e il Veneto con 1.544.

Intanto il nuovo Dpcm di Giuseppe Conte è in arrivo per oggi. Lo ha confermato, ieri, il presidente del Consiglio lasciando il Senato dopo il suo intervento per illustrare le misure in discussione. Durante il suo intervento ha annunciato "norme diverse in base alle criticità territoriali" e coprifuoco - che evoca il lockdown - "in tarda serata". Poche ore prima, alla Camera, il premier aveva incassato il sì di Montecitorio "a intervenire con misure restrittive crescenti" per fronteggiare l'epidemia di coronavirus.

Il nuovo Dpcm oggi e le regioni verso il lockdown totale

Il bollettino della Protezione Civile ieri ha riportato 22253 nuovi casi e 233 morti con 50 mila tamponi in meno rispetto al giorno precedente, mentre le terapie intensive occupate ammontano a 2022, in aumento di 83 posti. Per questo ieri Conte ha annunciato chiusure differenziate tra regioni spiegando che l'Italia sarà divisa in tre zone che avranno un livello di rischio crescente, in base alle quali sarà il Governo a decretare le chiusure. Questo servirà a superare l'incredibile situazione venutasi a creare con gli enti locali che si sono rifiutati di assumere la responsabilità del lockdown. Il nuovo Dpcm che oggi o al massimo domani vedrà la luce quindi:

  •  individuerà tre aree corrispondenti a tre scenari di rischio in base ai quali verranno varate misure via via più restrittive;
  • una fascia sarà quella delle regioni che si trovano già nello scenario 4 e dove le misure saranno varate contestualmente al Dpcm;
  • la seconda fascia sarà riservata alle regioni a rischio alto ma che si trovano ancora nello scenario 3; qui le misure saranno meno restrittive;
  • la terza fascia sarà quella del resto del territorio nazionale;

Il calcolo sarà effettuato in base al report del ministero della Salute e dell'Istituto Superiore di Sanità e le aree diventeranno zone rosse (è possibile che i provvedimenti riguardino intere regioni) con un'ordinanza del ministro Roberto Speranza. Si tratterà di quello che è stato definito in più occasioni un "lockdown morbido" o "soft" che interesserà però gradualmente tutta l'Italia. Tra le misure attese ci sono:

  • il coprifuoco, che dovrebbe scattare alle 21 (ma Conte ha parlato ieri di "tarda serata" aprendo quindi alla possibilità di fissarlo alle 22);
  • la Didattica a Distanza nelle scuole superiori e nell'ultimo anno delle scuole medie (anche questa misura è ancora in discussione);
  • la chiusura anticipata o totale dei negozi non essenziali e dei pubblici esercizi come bar e ristoranti;
  • la riduzione della capacità dei trasporti pubblici al 50% annunciata già ieri alla Camera dal premier.

In base alle nuove regole la sera si potrà uscire solo per motivi di lavoro, salute o comprovata necessità e si dovrà compilare un'autocertificazione. I centri commerciali resteranno chiusi nei festivi e nei pre-festivi mentre resteranno aperti alimentari, farmacie e tabacchi. La Didattica a Distanza al 100% lascerà a casa un altro milione di studenti.

Lockdown Italia: la mappa delle regioni a rischio

Il nuovo Dpcm dividerà l'Italia in tre. Repubblica spiega oggi che le Regioni con il rischio più alto – determinato dall’indice Rt e da altri 21 parametri - chiuderanno quasi tutto: negozi, bar e ristoranti, oltre a uno smart working molto spinto nella pubblica amministrazione. Saranno aperte invece le scuole fino alla prima media, come le industrie. Il lockdown interesserà Lombardia, Piemonte e quasi certamente la Calabria, mentre la provincia di Bolzano ha già chiuso in autonomia e la Valle d’Aosta rischia. Roberto Speranza è determinato ad emanare oggi stesso le ordinanze, che potrebbero entrare in vigore domani, o al massimo giovedì. Al livello intermedio, invece, si collocheranno Puglia e Liguria, ma probabilmente anche la Campania e il Veneto. Forse la Sicilia, mentre dovrebbe salvarsi il Lazio: il loro destino, comunque, è appeso ai numeri del Cts. Nelle aree a rischio intermedio chiuderanno bar e ristoranti per tutto il giorno, ma resteranno aperti gli esercizi commerciali. Nell'ultima fascia, la terza, finiranno invece tutte le Regioni che hanno un indice di rischio compatibile con lo 'scenario 2', dove l'Rt è tra l'1 e l'1,25. Stando all'ultimo monitoraggio disponibile, in questa fascia oggi ricadrebbero solo la Basilicata (1.04) e la Sardegna (1.12). La Stampa spiega oggi cosa succede quando una regione entra nella fascia definita da Conte "a rischio alto":

Chiudono tutti i negozi che vendono beni non essenziali, come quelli di sport, abbigliamento, scarpe, oltre che bar, ristoranti e pasticcerie, ma anche parrucchieri, centri estetici, pasticcerie e gelaterie. Restano aperti invece negozi di generi alimentari, supermercati, farmacie, edicole. Ma anche ferramenta, meccanici, carrozzieri. Sulle scuole la trattativa nella notte era ancora in corso, ma il compromesso sembrerebbe quello di lasciare aperte solamente materne, elementari e prime medie.

La grande differenza rispetto al lockdown di primavera è che le fabbriche resteranno tutte aperte, così come le aziende agricole, gli allevamenti e gli stabilimenti di macellazione. Insomma stop alle vendite, ma la produzione va avanti. Al ristorante non ci si potrà più sedere ma sarà possibile ordinare il cibo da farsi consegnare a casa o al lavoro. Che dovrebbe andare al 100% in smart working negli uffici pubblici ed essere fortemente raccomandato nel privato.

Il Dpcm in arrivo oggi martedì 3 novembre?

C'è poi la divisione di fatto dell'Italia in tre parti. Repubblica elabora oggi un grafico che divide l'Italia in zona rossa, zona arancione e zona verde.

Nella zona rossa saranno aperte solo le industrie e le scuole fino alla prima media e le misure restrittive saranno:

  • Didattica a distanza a partire dalla seconda media;
  • Stop alle attività economiche non essenziali;
  • Apertura delle attività industriali;
  • Spostamenti con autocertificazione.

Nella zona arancione ci sarà una serrata per bar e ristoranti. Le nuove regole saranno:

  • I locali restano chiusi;
  • Salvi parrucchieri e centri estetici;
  • Didattica a distanza per le superiori;
  • Stop ai musei e coprifuoco alle 21

Nella zona verde invece ci saranno meno shopping nei weekend, musei chiusi, trasporti più vuoti:

  • I centri commerciali chiusi nel week-end;
  • Tutti in casa dalle 21;
  •  Didattica a distanza per le superiori;
  • Trasporto pubblico locale dimezzato

Intanto, al di là dei toni accesi e delle forti critiche del centrodestra nei confronti dell'operato del governo Conte, il filo del dialogo tra maggioranza e opposizione non si è ancora spezzato. Prove di dialogo sul nuovo Dpcm anti Covid si sono registrate sia alla Camera che al Senato durante il voto sulle comunicazioni del premier. A Palazzo Madama, in tarda serata, sono passati alcuni punti della risoluzione presentata dal centrodestra (per l'esattezza 6 dei 22 del testo preparato da Lega Fdi e Fi) : tra questi quelli sui pazienti no Covid, sui disabili e i soggetti più fragili e sull'assistenza domiciliare, in particolare degli anziani. Un segnale chiaro di convergenza, ispirato secondo fonti parlamentari, dalla forte moral suasion del capo dello Stato Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblica sono giorni che lancia appelli all'unità nazionale visto la delicatezza del momento che sta vivendo il Paese. Stamane Mattarella ha avuto un colloquio in videoconferenza con il presidente e il vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini e Giovanni Toti per fare il punto della situazione e domani vedrà i presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico. Intanto il sindaco di Milano Giuseppe Sala non si arrende: "Sono fermo in attesa che esca il dpcm e che la Regione confermi che la Lombardia è nella fascia più alta, cosa che non è automatica. L'Rt è un conto ma ci sono anche i 21 parametri"

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