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Cronaca Mascalucia

Fiori, biglietti e peluche per la piccola Elena: la villetta è diventata un luogo di cordoglio

La villetta, nei pressi della quale si sarebbe consumato l'omicidio della piccola Elena, è diventato un luogo dove pregare o lasciare un pensiero per povera vittima. Intanto, le indagini continuano. L'ipotesi che Martina Patti, per aver ucciso la figlia di appena 5 anni con sette coltellate, possa aver ricevuto l'aiuto di qualcuno, è una pista seguita proprio per essere esclusa. Un atto dovuto

La villetta, nei pressi della quale si sarebbe consumato l'omicidio della piccola Elena, è diventato un luogo di cordoglio. La processione è lenta, ma costante. A piedi, ma anche solo uno sguardo fugace dall'auto. Pochi hanno voglia di parlare. Sulle ante del cancello e di fronte al terreno dove è stato rinvenuto il corpicino aumentano con il passare delle ore i mazzi di fiori, quasi tutti bianchi e i messaggi alla piccola Elena, morta a soli 5 anni per mano della persona che più di tutti avrebbe dovuto proteggerla, la sua mamma.

“Siamo venuti da Misterbianco per portare un fiore a questo piccolo angelo – ci raccontano due coniugi arrivati di fronte alla villetta in auto - Questa vicenda ha sconvolto l’intera comunità, non riusciamo a smettere di pensarci. È un dolore difficile da spiegare. Non riusciamo a comprendere come sia potuto accadere un delitto simile. Come può una madre uccidere la propria figlia? I bambini non si toccano, su di loro non devono ricadere i problemi dei genitori. Preghiamo affinché adesso possa avere giustizia”.

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Intanto, le indagini continuano. L'ipotesi che Martina Patti, per aver ucciso la figlia di appena 5 anni con sette coltellate, possa aver ricevuto l'aiuto di qualcuno, è una pista seguita proprio per essere esclusa. Un atto dovuto, come si apprende da ambienti investigativi. Nei prossimi giorni, è previsto l'arrivo nell’appartamento sequestrato degli specialisti delle investigazioni scientifiche per effettuare gli accertamenti tecnici definiti "irripetibili” che serviranno a sciogliere gli ultimi dubbi sull'omicidio.

L'avvocato Gabriele Celesti che, oggi,  non ha potuto incontrare la sua assistita perché è in isolamento fiduciario per le norme anti Covid precisa che la donna "sta bene e troveremo il modo di parlare", in modo da definire la strategia processuale in attesa dell'udienza di convalida davanti al gip del tribunale di Catania. "La signora ha già fatto dichiarazioni, ma non so se ha qualcosa da aggiungere. Questo lo approfondiremo e lo valuteremo".

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