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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Omicidio Laura Russo, il pm chiede l'ergastolo per il padre

E' questa la richiesta del pubblico ministero Agata Santonocito al termine della requisitoria per l'assassinio della piccola Laura Russo e il ferimento della sorella Marika, entrambe accoltellate dal padre

Il pubblico ministero Agata Santonocito ha chiesto l'ergastolo, con un anno di isolamento diurno e la perdita della potestà genitoriale, per Roberto Russo, il 47enne di San Giovanni La Punta che nell'agosto del 2014 ha accoltellato le due figlie, uccidendo la più piccola, Laura, che allora aveva 12 anni e ferendo gravemente Marika, la sorella maggiore ai tempi 14enne. Anche l'avvocato Giuseppe Lo Faro, legale della madre Giovanna Zizzo ha avanzato la stessa richiesta di pena per l'imputato. Il legale della difesa invece, Mario Brancato ha chiesto che venga riconosciuta a Russo l'infermità mentale e le attenuanti generiche.

Russo: "Non ricordo nulla di quella mattina"

Nel corso dell'udienza della Corte d'assise del tribunale di Catania Roberto Russo ha reso delle dichiarazioni spontanee affermando ancora una volta che non ricorda ciò che è accaduto quella mattina quando, intorno alle 7, ha colpito le due figlie nel sonno con due coltelli da cucina. Le due perizie psichiatriche svolte però nel corso del procedimento ed eseguite dal dottor Gatetano Sisalli prima, e dal dottor Domenico Micali in seguito, sono arrivate entrambe alla conclusione che Russo fosse totalmente capace di intendere e di volere.

La ricostruzione del Pubblico Ministero 

Nel corso della requisitoria il Pm infatti ha ricostruito il periodo immediatamente antecedente all'omicidio, la crisi matrimoniale di Russo con la moglie Giovanna Zizzo generata dal tradimento dell'uomo e la volontà progressiva di fare del male alla moglie colpendo proprio le due figlie femmine.

La vendetta nei confronti della moglie

Anche l'avvocato Lo Faro ha sottolineato nel corso del suo intervento in aula quanto non si sia trattato di un delitto d'impeto, ma di un omicidio maturato dalla necessità dell'uomo di colpire la moglie Giovanna Zizzo tramite le figlie, che pare avessero scoperto il tradimento del padre al quale era seguita la crisi di coppia.

Le parole della madre di Laura

"E' stata una giornata molto dura per me - dice ai microfoni di Catania Today Giovanna Zizzo, madre di Laura - in aula è stata presente anche Marika che dopo 3 anni ha avuto il coraggio e la forza di rivedere colui che ha tentato di ucciderla. Sono soddisfatta della richiesta del pubblico ministero e ho fiducia nella giustizia. La mia battaglia però non finisce qui, il dolore per la perdita di mia figlia è una condanna che durerà per sempre così come la mia volontà di ottenere giustizia per Laura e per tutte le altre vittime. Affinchè non accada più bisogna portare avanti un lavoro culturale e sociale profondo".

La Corte d'assise ha rinviato l'udienza al prossimo 30 ottobre per le repliche delle parti e la sentenza.

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