Omicidio Salvatore Leanza, 5 ergastoli
Una faida mafiosa portò alla morte di "Turi Paredda" nel giugno del 2014 a Paternò
Cinque ergastoli e una condanna a 20 anni di reclusione. Questa la sentenza, emanata ieri sera, per l'omicidio di Salvatore Leanza, detto "Turi paredda" assassinato il 27 giugno del 2014 a Paternò, nel corso di una faida mafiosa.
Gli ergastoli, così come chiesto dalla pubblica accusa, sono andati ad Antonino Barbagallo, Alessandro Giuseppe Farina, Antonio Magro, Francesco Santino Peci e Sebastiano Scalia. Dovrà scontare 20 anni di reclusione Vincenzo Patti.
Nel corso dell'agguato a Leanza, avvenuto mentre si trovava in auto, la moglie rimase ferita in maniera non grave alla testa. L'uomo faceva parte del clan Alleruzzo-Assinnato ed era stato scarcerato nel 2013, con l'obbligo della libertà vigilata.
I killer che hanno fatto parte del "gruppo di fuoco" contro Leanza sono stati indicati come appartenenti al "gruppo di Paternò", riferimento territoriale della "famiglia" mafiosa Laudani.