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Venerdì, 29 Marzo 2024
La ricostruzione / San Gregorio di Catania

Lite tra fratelli degenera in omicidio: arrestato 50enne

I carabinieri della compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato Rosario Vitale, catanese di 50 anni, cuoco, pregiudicato, accusato di omicidio aggravato ai danni del fratello, Davide Vitale, 44enne

I carabinieri della compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato Rosario Vitale, catanese di 50 anni, cuoco, pregiudicato, accusato di omicidio aggravato ai danni del fratello, Davide Vitale, 44enne, nullafacente, pregiudicato e tossicodipendente, in passato già sottoposto al Tso.

1 foto omicidio S.Gregorio di CT

La ricostruzione dell'omicidio

In particolare, da una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe emerso come nella notte, la vittima si sia presentata all’esterno dell’ingresso dell’abitazione del fratello, in via Masaccio di San Gregorio di Catania, minacciandolo con un coltello. Ne sarebbe quindi scaturita una violenta lite, alla presenza anche del nipote ventenne (figlio di Rosario Vitale), all’esito della quale l’arrestato avrebbe esploso 3 o 4 colpi di arma da fuoco, 2 dei quali hanno mortalmente colpito alla testa e al toracela vittima.

Le motivazioni del folle gesto - Video

3 foto omicidio S.Gregorio di CT

I rilievi nella villetta - Video

Successivamente, per motivi ancora da accertare, l’autore dell'omicidio avrebbe quindi spostato il cadavere all’interno del cortile dell’abitazione, decidendo successivamente di costituirsi e venendo immediatamente bloccato sul posto dai militari dell’Arma. Nel corso dei rilievi effettuati dalla sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale di Catania, è stato accertato come la pistola che sarebbe stata utilizzata per l'omicidio, è una Beretta cal. 9x21 con matricola punzonata, illegalmente detenuta, che è stata sequestrata per gli accertamenti tecnici del RIS di Messina, insieme al coltello che avrebbe portato con sé il malcapitato. Fin quanto sinora raccolto nel corso delle indagini, il drammatico gesto sarebbe da ricondurre a conflitti di natura familiare che si protraevano da anni. L’uomo, all’esito delle formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato tradotto presso la casa circondariale di Catania “Piazza Lanza”.

In merito al movente dell’omicidio, il legale di Rosario Vitale l’avvocato Antonino Salvo precisa che “la vittima, Davide Vitale, era una persona instabile, definita dal Tribunale ‘socialmente pericoloso’ a seguito di due perizie. In passato si erano verificati gravi episodi di aggressione ai danni del figlio di Rosario Vitale intervenuto per difendere la cugina, ovvero la figlia di Davide Vitale dalle furia dello stesso. Ci sono dei processi e condanne su quanto accaduto. Davide Vitale, tossicodipendente, pregiudicato, ultimamente era ritornato ad essere aggressivo nei confronti delle famiglie del fratello e del nipote, tanto che era stata sporta denuncia ed entrambi i nuclei familiari vivevano impauriti nella stessa abitazione. Questa notte, il triste epilogo”

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