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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Rifiuti: nell'inchiesta coinvolti Orazio Fazio e Massimo Rosso, fedelissimi di Bianco

Non è una bufera ma una vera e propria valanga giudiziaria quella che si è abbattuta questa mattina sull'amministrazione guidata da Enzo Bianco. E la sua nuova candidatura traballa sempre di più

Non è una bufera ma una vera e propria valanga giudiziaria - o meglio una bomba atomica - quella che si è abbattuta questa mattina sull'amministrazione guidata da Enzo Bianco. Due dei suoi uomini più fedeli, Massimo Rosso - ex capo di Gabinetto del Sindaco - ed Orazio Fazio, funzionario della Direzione Ecologia sono stati coinvolti nell'operazione condotta dagli uomini della Direzione investigativa Antimafia, diretta da Renato Panvino. Un'inchiesta, chiamata con il nome inglese 'Garbage affair' (Affare Spazzatura), incentrata proprio sull'affidamento del servizio di nettezza urbana. Un appalto da 350 milioni di euro, divisi in tre anni, che sarebbe stato pilotato dai funzionari a favore di alcuni imprenditori. 

Le accuse della Procura

Tra i nomi importanti del comune di Catania, coinvolti nell'inchiesta, spicca quello di Massimo Rosso che, dopo essere stato l'uomo di riferimento del primo cittadino nel suo Gabinetto, è stato nominato al vertice della Ragioneria comunale. Tra i suoi incarichi è stato anche presidente del Cda di Srr, società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti e, per chi conosce le vicende della politica locale, è tra gli uomini più vicini di Bianco. Per lui, il "reato di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio".

L'altro nome è quello di Orazio Stefano Fazio. Responsabile dei procedimenti incardinati nella P.O. “Servizi Esternalizzati” della direzione Ecologia ed ambiente del comune di Catania, direttore Esecuzione del contratto per i servizi di spazzamento, raccolta e trasporto allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e altri servizi di igiene pubblica del comune di Catania. A lui vengono contestati i "reati di turbata libertà degli incanti e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio".

La gara sempre deserta

La gara per l'affidamento del servizio, come abbiamo ricostruito su CataniaToday, lo scorso 14 febbraio era andata deserta per la terza volta consecutiva e questo aveva fatto allarmare gli operatori del settore. Tra loro, l'imprenditrice Rossella Pezzino De Geronimo, aveva chiesto l'intervento diretto della Procura, che sembrerebbe averla ascoltata. "La differenziata sostanzialmente non esiste - denunciava l'amministratore unico di Dusty srl - Ogni giorno gli operatori prendono le frazioni differenziate e le buttano all'interno dello stesso camion, ma il Comune non fa nulla". "Perché?", si chiede Pezzino, "perché non vengono applicate le sanzioni, portando nelle casse comunali cifre non indifferenti? Non si configura un danno erariale?". "Evidentemente - concludeva - Il Comune vuole molto bene agli attuali gestori del servizio"

L'interdittiva antimafia per i gestori in deroga

Ecocar - l'azienda che si occupa della gestione del servizio in regime di deroga - che opera in Ati (Associazione temporanea di impresa) con la Senesi a Catania ma anche in molti comuni del Casertano, è stata raggiunta da un provvedimento di interdittiva antimafia emesso dalla Prefettura di Roma a fine gennaio 2018. A seguito del quale, a metà febbraio, è stato deciso anche il commissariamento. La nomina dei commissari è stata disposta dal prefetto di Latina, su richiesta dell'Anac presieduta da Raffaele Cantone. L'arrivo di rappresentanti della prefettura non aveva però impedito ad Ecocar di continuare a lavorare nei vari comuni, tra i quali Catania.

Le ricadute sulla candidatura

L'inchiesta della magistratura getta sicuramente un'ombra inquietante sia sull'amministrazione di questi cinque anni che sulla candidatura di Enzo Bianco per il prossimo appuntamento elettorale. La batosta colpisce infatti direttamente l'attuale primo cittadino e la domanda finale resta: se i suoi fedelissimi erano coinvolti direttamente, come appurato in questa prima fase dalle forze dell'ordine, poteva Bianco non essere al corrente? 

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