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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Borgo / Viale Raffaello Sanzio

Parco Falcone: storia da custodire, oggi vergogna della città

Parco Falcone versa nell'incuria. Uno tra gli spazi della città destinati ai bambini, la sera cambia volto e si trasforma. "E' diventata zona di spaccio" affermano i residenti

Il nome che porta racchiude un pezzo di storia da custodire. Lo stato in cui versa rispecchia il lato oscuro della città da dimenticare. Parco Falcone: così fu chiamato in quel lontano giorno quando, dinanzi alla presenza di Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso dalla mafia, venne inaugurato e presentato alla città etnea. Un progetto nobile, importante, che simboleggiava il riscatto di Catania dopo la buia parentesi degli anni '80, anni in cui imperversarono i clan cittadini. Ma di grande resta ben poco oggi.

Forse soltanto la dimensione di un parco che si estende lungo Viale Raffaello Sanzio. Il verde lascia spazio alle ampie zone di terra. Non manca qualche bottiglia di birra sparsa qua e là, così come appaiono rifiuti di ogni genere. Tante persino le scritte, che imbrattano i muri, contribuendo a rendere tetra e cupa l’atmosfera del luogo.

La sera non cambia lo scenario. Anzi, peggiora. Le illuminazioni sono praticamente assenti. Immaginare in questo contesto uno spazio fruibile per tutti i bambini della città, resta difficile. Scivole e altalene, infatti, rimangono praticamente vuote nel corso della giornata. Una studentessa della scuola media Dante Aligheri, ubicata nei pressi del parco, afferma che “negli ultimi anni la zona è stata inspiegabilmente trascurata e oggi non versa in ottime condizioni”.

Parco Falcone: una bambinopoli nello spaccio

Restano comunque tante le persone che frequentano il parco. Tra queste una signora, che porta sempre grandi borse di plastica piene di vestiti, lava i panni e li stende lungo le ringhiere. Non manca chi decide di trascorrere la mattinata giocando a carte o chi preferisce darsi allo skateboarding.

Sorge spontanea una domanda: perché l’amministrazione comunale non ha garantito un’adeguata manutenzione del parco? Stessa domanda che i consiglieri comunali del PD, lo scorso 24 Maggio, avevano sollevato al Comune di Catania, denunciando lo stato nel quale si presentava il manto verde che ricopriva le aiuole del parco.

Ancora oggi però le risposte non arrivano, come afferma Saro D’Agata, consigliere comunale del PD: “Non ci sono state risposte concrete  da parte dell’amministrazione. Il degrado che colpisce molti dei parchi cittadini, avviene sotto gli occhi di tutti. Non solo Parco Falcone, infatti, versa in tali condizioni: non dimentichiamo ad esempio la Villa Bellini e Villa Pacini. Noi del PD abbiamo sollevato ulteriori interrogazioni al Comune di Catania, per avere risposte sullo stato nel quale versano anche questi luoghi, che sono patrimonio della città”.

I problemi maggiori arrivano però la sera. Ad "infangare" il parco, che porta il nome di uno dei più grandi uomini impegnati nella lotta alla mafia, arrivano le parole dei residenti  della zona: “il Parco Falcone è diventata anche una zona di spaccio”.

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