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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Nesima / Via Ammiraglio Caracciolo

Parco Lizzio, qui muore la memoria di una vittima di mafia

Tra fili elettrici, sparsi lungo il terreno, i bambini giocano nella zona riservata al parco giochi che, nelle ore tarde del pomeriggio, resta al buio

Via Ammiraglio Caracciolo. Pochi passi più avanti, la scuola media statale F.De Sanctis. Nelle ore della sera si fatica a vedere, a causa dell'illuminazione troppo bassa. Eppure avvicinandosi è possibile notarla. Si tratta di una scritta, un piccolo cartello: "Parco Giovanni Lizzio. Ispettore capo, vittima della mafia".

Parco Giovanni Lizzio

Le reazioni, dopo una prima lettura, sono due. La prima di curiosità e ammirazione per un eroe moderno, poco conosciuto, vittima di un attentato mafioso. La seconda di totale sconforto e indignazione. Motivo: lo stato nel quale versa l'intero parco. Non è assolutamente degno del nome che porta.

Si trova di tutto. Persino pareti di cartongesso nel terreno. Le buche sono un'infinità, forse più dello spazio destinato al verde. Tra fili elettrici, sparsi lungo il terreno, i bambini giocano nella zona riservata al parco giochi che, nelle ore tarde del pomeriggio, resta al buio.

Non mancano naturalmente i cani che, portati dai loro padroni, riempiono l'area di escrementi. Iolanda Puglisi, ex studentessa della scuola media statale F.De Sanctis, oggi iscritta all'università di Catania, ricorda le ore trascorse in passato all'interno del parco: "Quando io andavo lì per giocare o passare ore intere a chiaccherare con le mie amiche, Parco Giovanni Lizzio versava già in pessime condizioni. A distanza di tempo, la situazione non è cambiata".

Una storia comune, già sentita anche per altre zone della città destinate al verde che, oggi, mancano totalmente di adeguata manutenzione. Una storia speciale, invece, quella che racchiude il nome: Giovanni Lizzio, ispettore anti estorsioni. Venne ucciso il 27 Luglio del 1992, dopo un attentato mafioso nel quartiere Canalicchio di Catania. Dopo la morte di Pippo Fava, questo fu il secondo attacco mafioso rivolto a personalità di rilievo della città. Oggi, a distanza di tempo, guardando lo stato nel quale versa il parco di Via Ammiraglio Caracciolo, la memoria dell'eroe catanese, purtroppo, resta lontana, isolata e spazzata via dal degrado che investe la città.

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