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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Paternò

Paternò, scoperto arsenale "di guerra" appartenente al clan Assinnato

In un immobile di contrada Gianferrante di Antonino Puglisi, di anni 44, è stato rinvenuto un vero e proprio arsenale abilmente nascosto in parte dentro all'abitazione e in parte nel terreno adiacente al fabbricato.

I carabinieri di Catania e di Paternò hanno perquisito, nella notte scorsa, alcune abitazioni riconducibili a soggetti vicini ai clan del comprensorio paternese. In particolare, in un immobile di contrada Gianferrante di Antonino Puglisi, di anni 44, è stato rinvenuto un vero e proprio arsenale abilmente nascosto in parte dentro all’abitazione e in parte nel terreno adiacente al fabbricato.

Sono stati sequestrati tre bombe a mano, di cui due di origine russa, un fucile kalashnikov cal.7.62 con  matricola abrasa, 4 caricatori e dieci cartucce; una pistola Beretta mod. 98FS calibro 9x21 con matricola punzonata e due caricatori, ognuno da 15 colpi; una pistola Tanfoglio calibro 9x21 con matricola abrasa e caricatore; un fucile Benelli calibro 12 con matricola abrasa; un fucile Beretta calibro 12, con canne mozzate e con matricola abrasa, un fucile Benelli calibro 12 mod. 121SL80 con canne mozzate; un fucile Breda con canne mozzate, modello Altair Special, calibro 12; un fucile con canne mozzate privo di marca e con matricola abrasa; tre caricatori doppi per pistola; tre scatole di cartucce calibro 9x21 marca Lellier & Bellot; una canna calibro 12, marca Breda  con matricola; circa 900 cartucce di varie marche e calibri.

Inoltre, sempre presso il domicilio di Puglisi è stata sequestrata una confezione di cellophane contenente 2,2 Kg. di marijuana.
Nell’ambito delle stesse perquisizioni è stato arrestato anche Francesco Giuseppe Paparo, di anni 37, poiché trovato in possesso di una pistola Beretta semiautomatica, calibro 9x21, con matricola abrasa, completa di tre caricatori e di 50 proiettili dello stesso calibro.

Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mentre le armi, che sono state trovate tutte in ottimo stato di conservazione e perfettamente funzionanti, saranno inviate alla sezione balistica del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche di Messina per verificare se le stesse siano state utilizzate in passato per la commissione di altri delitti.

L’arsenale rinvenuto può essere considerato, come descritto nella nota dai carabinieri, un deposito nella disponibilità del clan “Santapaola-Ercolano"” ed in particolare dell’articolazione facente capo alla famiglia Assinnata, operante nel territorio di Paternò. Puglisi Antonino è infatti il fratello di Puglisi Pietro, cl. 1974 inteso “Sputavento” e/o “Peri ‘i Gallina” e/o "Muschitta", arrestato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Catania lo scorso 8 marzo insieme ad altre otto persone, in esecuzione di un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo etneo, tutte ritenute responsabili di estorsione aggravata dall’aver agito in nome dell’associazione di tipo mafioso Santapaola-Ercolano.

VIDEO DELLE ARMI SEQUESTRATE

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