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Cronaca

Perseguita la ex moglie fino a casa: "Se non mi apri ti ammazzo"

I carabinieri di Paternò sono intervenuti dopo la richiesta di aiuto della donna che, insieme al figlio 11enne, continuava a subire le angherie dell'uomo

I carabinieri di Paternò hanno arrestato un 34enne del posto per atti persecutori. L’uomo aveva reso un inferno la vita dell’ex moglie 35enne e del figlio 11enne, ancora costretti a subire le sue angherie, nonostante fosse già avvenuta la loro separazione. Ennesimo episodio nella scorsa notte allorché la donna, visibilmente scossa, ha chiamato i carabinieri informandoli dell’ennesimo atto di violenza del marito il quale, presentatosi al suo portone di casa, ha citofonato insistentemente affinché aprisse, al suo diniego ha cominciato a batterlo con pugni e calci gridando epiteti irripetibili e minacciandola: “Ho fatto due anni e mezzo di galera e non ho nessuna paura di ritornarci, se non mi apri ti ammazzo!”. La malcapitata pertanto, nella successiva formalizzazione della denuncia in caserma, ha raccontato che tali aggressioni erano già state da lei denunciate determinando anche l’arresto dell’ex coniuge e che, soprattutto, tali atti persecutori hanno minato la tranquillità psicologica del figlio che, a volte, si abbandonava addirittura ad atti di autolesionismo. Una pattuglia dei militari si è dunque messa alla ricerca dell’esagitato che, effettivamente, è stato rintracciato nei pressi dell’abitazione dell’ex moglie ad una distanza di circa 20 metri mentre, seduto sul ciglio della strada, rimuginava su quanto accaduto. L’arrestato è stato tradotto nel carcere di Catania Piazza Lanza.

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