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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Inceneritore a Catania, Marano (M5S) lancia petizione per il no: “Scelta anacronistica e dannosa"

“Si tratta - spiega la deputata regionale del Movimento Cinque Stelle - di una soluzione antieconomica nel medio-lungo termine per gli altissimi costi di realizzazione e gestione che andrebbero a gravare ugualmente sulla tariffa pagata dai cittadini. Per non parlare dell’impatto ambientale”

La deputata regionale del Movimento Cinque Stelle Jose Marano ha lanciato una petizione sulla piattaforma online Change.org contro l’intenzione di realizzare un inceneritore per i rifiuti a Catania, nell’area di Pantano d’Arci. “La soluzione del governo Musumeci alla gestione rifiuti si chiama inceneritore per la città di Catania, in contrada Pantano d’Arci – dice Marano - andando contro quelle che sono le direttive comunitarie che pongono lo smaltimento come ultima soluzione e che indicano come priorità la prevenzione, il riuso e il riciclo. I rifiuti devono essere considerati una risorsa, bruciandoli continuano ad essere rifiuti e non si inizierà mai un ciclo virtuoso di gestione di questi. Il Presidente Musumeci in campagna elettorale scriveva nel suo programma elettorale - continua Marano - di voler chiudere le discariche, invece sono ancora tutte aperte, compresa quella di Misterbianco, Valanghe d’Inverno, discarica per la quale i cittadini di Motta Sant’Anastasia e Misterbianco si battono da anni. Io in Assemblea Regionale Siciliana mi batto per il tema dal primo giorno in cui mi sono insediata. La scelta dell’inceneritore è anacronistica”.

“Si tratta per altro di una soluzione antieconomica nel medio-lungo termine per gli altissimi costi di realizzazione e gestione che andrebbero a gravare ugualmente sulla tariffa pagata dai cittadini. Per non parlare dell’impatto ambientale”. Poi Marano aggiunge: “Una nuova ricerca pubblicata da Zero Waste Europe (ZWE) sugli inceneritori di tre paesi – Spagna, Repubblica Ceca e Lituania – ha rilevato un alto livello di contaminazione in prossimità degli impianti. Lo studio ha utilizzato campioni di biomarcatori accuratamente raccolti nelle aree intorno agli inceneritori, come uova di polli da cortile, aghi di pino e muschi, trovando diossine e altri inquinanti molto dannosi per la salute. Per queste ragioni invito i siciliani a farsi sentire anche attraverso una semplice firma: dentro le aule parlamentari continuerò a condurre questa battaglia per l’ambiente e per la salute”.

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