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Giovedì, 25 Aprile 2024
Lavoro

Pfizer, il Comune sollecita tavolo tecnico a Roma per scongiurare licenziamenti

Lo stabilimento della zona industriale può giocare un ruolo fondamentale nell'industria del farmaco favorendo l'implementazione di una "Farma Valley" catanese

“E’ necessario che quanto prima il governo nazionale e in particolare il Ministero dello Sviluppo Economico attivi un tavolo tecnico e di confronto con le forze sindacali, istituzionali e l'Azienda, per fermare il surreale piano della Pfizer di depotenziare il sito catanese ricorrendo persino a inaccettabili licenziamenti di personale, proprio mentre la stessa impresa ha assunto un fruttuoso ruolo centrale nel mondo con la produzione di miliardi di vaccini”. Lo scrive in una nota l’Amministrazione Comunale di Catania in merito all'annunciata decisione della Pfizer di licenziare 130 unità di personale dal sito etneo.

“Sia l’Amministrazione Comunale che quella Regionale - prosegue la nota - hanno dato ampia disponibilità a sostenere il rilancio dello stabilimento di Catania ma tocca anzitutto al Governo centrale pretendere spiegazioni di scelte che appaiono incomprensibili scongiurando anzitutto i licenziamenti, a fronte degli investimenti di 27 milioni che non garantirebbe neppure il mantenimento della funzionalità del sito etneo. Nei mesi scorsi peraltro il sindaco e tutta l’Amministrazione comunale, anche di recente, hanno rilanciato l’opportunità di sfruttare le potenzialità del sito produttivo di Catania che avrebbe anche le professionalità necessarie per realizzare in tempi brevissimi un polo per lo sviluppo e la fabbricazione di vaccini e prodotti farmaceutici di ultima generazione, in sintonia alle sollecitazioni giustamente espresse da tutte le organizzazioni sindacali”.

Già lo scorso 2 Novembre il consiglio comunale all'unanimità ha approvato un ordine del giorno per impegnare il sindaco a farsi portavoce, a livello nazionale, per l'impiego di risorse del Piano di Ripresa e Resilienza che possano garantire di affrontare le minacce presenti e future al diritto alla salute e alla vita dei cittadini, in cui Pfizer Catania può giocare un ruolo fondamentale, anche a favore di tutta l'area del Mediterraneo, al fine di riconoscere concretamente il ruolo strategico dell'industria del farmaco in terra d'Etna, favorendo l'implementazione di una Farma Valley Catanese con l'utilizzo di fondi comunitari.

Le reazioni della politica etnea 

“Il governo, nella persona del ministro dello Sviluppo economico Giorgetti, venga a riferire in aula sulla notizia di questi giorni dell'ennesimo licenziamento collettivo, questa volta perpetrato dalla Pfizer a Catania. Parliamo della stessa Pfizer che si è arricchita nell'ultimo anno fatturando ben 42 miliardi di dollari solo per la produzione dei vaccini”,  lo ha detto oggi in aula alla Camera la deputata del gruppo Misto Simona Suriano.

 “Questa azienda ha ben pensato di disinvestire sul nostro territorio licenziando, con un semplice Messaggino Whatsapp, oltre duecento lavoratori in un territorio già depresso, già desertificato. Più di duecento persone che vedono sacrificato tutto il loro impegno, tutta la loro vita dall'oggi al domani. Addirittura è stato offerto – solo ad alcuni dipendenti in possesso di requisiti specifici -  il trasferimento nella sede di Ascoli Piceno, come se un lavoratore dall'oggi al domani può trasferire la propria famiglia, la propria vita in un'altra regione. Quindi chiedo che venga a riferire il ministro Giorgetti su qual è la politica industriale di questo governo. Se la politica di questo esecutivo è far fallire tutto il tessuto imprenditoriale italiano lo venga a dire in aula mettendoci la faccia. Siamo di fronte all'ennesimo licenziamento da parte di una multinazionale a cui si sono stesi tappeti rossi e che adesso lascia il deserto intorno”, ha concluso Suriano.

La senatrice Tiziana Drago, membro della commissione “Lavoro e affari sociali” al Senato, si è espressa così: “Solidarietà a coloro che oggi stanno vivendo il dramma del licenziamento e vi assicuro che non starò a guardare. Sono certa che il presidente Musumeci si stia prodigando nelle modalità più consone e, in questo senso, mi preme evidenziare come sarebbe opportuno che la Regione si adoperasse per l’attivazione di un tavolo di intervento, al fine di giungere a concrete soluzioni, tanto da parte del Governo regionale, quanto di quello nazionale”

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