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Cronaca

Pfizer, gli esponenti M5S: “Azienda ritiri procedure di licenziamento”

La vertenza approda in prefettura: in 200 rischiano di perdere il lavoro. I pentastellati chiedono all'azienda di fare un passo indietro

A margine dell’incontro odierno che si è tenuto in Prefettura -anche alla presenza dell’assessore regionale al Lavoro Scavone - in merito alla vicenda Pfizer sono intervenuti gli esponenti del M5S Jose Marano, Luciano Cantone e Nunzia Catalfo. I pentastellati hanno convenuto sulla necessità di tutelare i livelli occupazionali: a rischio vi sono circa 200 lavoratori. 

“Dalle parole del dirigente dello stabilimento Pzifer di Catania Giuseppe Campobasso abbiamo avuto un quadro chiaro sul passato dello stabilimento di Catania ma non abbiamo ascoltato nessun ragionamento sul futuro. L’investimento previsto su Catania basta alla manutenzione ordinaria ma non è sufficiente per poter fare nessuna previsione per i lavoratori dello stabilimento catanese”, lo ha affermato la deputata regionale del M5S Jose Marano.

“Abbiamo chiesto espressamente al dottor Campobasso di farsi portavoce con i vertici aziendali affinché ritirino le procedure di licenziamento, senza se e senza ma. Pfizer ha delle responsabilità precise – prosegue Marano . nei confronti di un territorio come quello catanese che rappresenta con il suo stabilimento ed i suoi lavoratori un sito storico per il lavoro catanese. Se l’azienda ha un piano di investimenti e un piano industriale per Catania lo deve dire in modo chiaro e senza perdere ulteriore tempo”

Il deputato Luciano Cantone ha aggiunto: “Non si capisce qual è la logica che spinge una multinazionale che ha guadagnato tanto negli ultimi anni a disinvestire su un sito come quello catanese per potenziare un altro stabilimento italiano. Per tali ragioni abbiamo chiesto un passo indietro rispetto alle procedure di licenziamento. Faremo tutto ciò che è in nostro potere per scongiurare i licenziamenti a Catania investendo della vertenza il Mise e se necessario anche Bruxelles”.

Ha concluso l’ex ministra al Lavoro Nunzia Catalfo:  “Garantisco sicuramente l’impegno personale come parlamentare e anche quello del governo nazionale del Mise . La situazione è preoccupante e perché oltre gli esuberi pare ci sia anche una mancanza di un piano industriale. È incomprensibile come un’azienda che a livello nazionale sta investendo e guadagnando possa trascurare un sito storico come quello catanese.  Bisogna avviare tutte le interlocuzioni istituzionali per scongiurare questi e altri esuberi”.

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