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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"Piano di recupero del Boschetto Plaia e delle spiagge libere"

E' quanto chiede Vincenzo Parisi, presidente del comitato cittadino Romolo Murri, per luoghi che vengono utilizzati da maggio fino a settembre. Poi, chiusa la stagione balneare, sono abbandonati al proprio destino

"Con l’arrivo della stagione primaverile è tempo ormai di pensare a nuove soluzioni per riqualificare e recuperare definitivamente le tre spiagge libere della Plaia di Catania. Luoghi che continuano ad essere trascurati, non sicuri e piene di rifiuti. Situazioni di degrado a cui si somma pure la cronica carenza di manutenzioni all’interno del vicino boschetto della Plaia. Il successo di manifestazioni come il “Lungomare Fest” dimostra che,con la bella stagione, i catanesi chiedono iniziative e luoghi dove poter socializzare e aggregarsi. Le vacanze pasquali porteranno, come sempre, ad una vera e propria invasione all’interno di uno dei più importanti polmoni verdi di Catania. Un’area che, con il comune in dissesto, necessita di modelli consolidati di operatività tra pubblico e privato".

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E' quanto dichiara Vincenzo Parisi, presidente del comitato cittadino Romolo Murri. "Le buone idee devono essere trasformate in fatti concreti nel più breve tempo possibile. Una parte del boschetto della Plaia è già stata assegnare ad un imprenditore. Ma tutto questo però non può bastare. In questo contesto diventa fondamentale coinvolgere altri gruppi di associazioni, in cambio di sponsorizzazioni, per sviluppare progetti di recupero dell’intero parco - continua - Oggi all’interno del boschetto serve un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria radicale. Opere che necessitano di risorse, di mezzi e di personale adeguato e che,in questo momento, Palazzo degli Elefanti non può dare. Da qui il progetto pubblico-privato che andrebbe esteso pure alle tre spiagge libere di Catania".

Siti che vengono utilizzati da maggio fino a settembre. Poi, chiusa la stagione balneare, sono abbandonati al proprio destino per mesi trasformandosi in una terra di nessuno dove chiunque può fare quello che vuole. Ecco perché l’intera città ha bisogno di un programma di rivalutazione delle spiagge del viale Kennedy che duri tutto l’anno. Attività commerciali, iniziative e idee che possano rappresentare una risorsa da sfruttare per dodici mesi.

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