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Cronaca

Piazza Università "vietata" alla polizia: "Decoro contro pubblica sicurezza"

Il sindacato di Polizia interviene sul divieto posto ai mezzi delle forze dell'ordine "non in emergenza" di attraversare piazza Università per esigenze legate al decoro dell'area pedonale, precisando che la pubblica sicurezza è da ritenersi prioritaria

Continua a far discutere il provvedimento adottato dall'amministrazione comunale che limita la circolazione delle vetture appartenenti alle forze dell'ordine nella zona a traffico limitato di piazza Università, motivato da esigenze di "pubblico decoro" che secondo gli addetti ai lavori rischiano di essere in contrasto con il prioritario interesse alla pubblica sicurezza. Il tutto nasce con una nota del Coisp, sindacato autonomo di polizia, che la scorsa settimana ha inviato una lettera al sindaco Enzo Bianco, autorizzato ad accedere alla Ztl per motivi di servizio insieme ad altre personalità pubbliche, chiedendo che la Questura possa fare altrettanto o ricevere almeno un telecomando per abbassare i dissuasori mobili.

"Premesso che i poliziotti conoscono il codice della strada e i limiti imposti, ossia che tutti mezzi di soccorso in emergenza non sono tenuti ad osservare i divieti imposti dalla norme di comportamento stradale, la questione nata, circa il divieto di transito di auto della Polizia o altre forze dell’ordine non in emergenza nell’area pedonale di piazza Università, probabilmente unica su tutto il territorio nazionale, pone una seria riflessione che argomenteremo in maniera semplice. Il controllo del territorio - spiega una nota del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia per mezzo del segretario catanese Tommaso Vendemmia- come nell’area della Movida, in cui vige lo stesso divieto, è indispensabile per la sicurezza del cittadino. Inoltre, in piazza università è ubicato un istituto di credito e diversi negozi, pertanto potrebbe accadere che malintenzionati seguano pensionati o turisti per depredarli, oppure tentino di rapinare gli esercenti".

"La presenza della volante o della gazzella in transito non solo scoraggerebbe il malintenzionato ma quest’ultimo sarebbe facilmente e preventivamente individuabile dall’operatore di polizia e quindi fermato. Ciò impedisce il reato e quindi si garantirebbe la sicurezza e l’incolumità del cittadino. Allo stato attuale, impedire la circolazione delle auto di servizio, è perfettamente inutile e potrebbe causare una sorta di zona franca per i delinquenti".

"Affermare, inoltre, che è indecoroso far transitare le pattuglie è forse esagerato. Pertanto ringraziando il Comune per averci ricordato l’art. 177 comma 2 del codice della strada, invitiamo il Sindaco che è un conoscitore del significato di “Polizia di Prossimità”, a modificare l’ordinanza e permettere “l’invasione” delle auto di servizio per garantire la sicurezza al cittadino".

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