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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Bronte

Report a Bronte, le verità sul pistacchio Dop e la sua provenienza

Nel 2016 si sarebbero registrati 5 illeciti su 24 controlli posti in essere dalle autorità. In pratica alcune aziende utilizzerebbero altro pistacchio e non quello col marchio Dop mettendo però in etichetta il marchio

Ieri sera nella puntata di Report le telecamere della Rai hanno acceso i riflettori sulla città di Bronte e sul suo pistacchio Dop che nel 2009 è stato riconosciuto dall'Unione Europea. Nel 2016 si sarebbero registrati 5 illeciti su 24 controlli posti in essere dalle autorità. In pratica alcune aziende utilizzerebbero altro pistacchio e non quello col marchio Dop mettendo però in etichetta il marchio.

Nello stesso servizio viene menzionata anche l'azienda Bacco che è certificata dall'Istituto zooprofilattico Sperimentale della Sicilia per il confezionamento Dop.

Dall'azienda sottolineano come “meno della metà del pistacchio prodotto a Bronte abbia la denominazione di origine protetta perché i coltivatori sono registrati al consorzio, ma tutto il resto del pistacchio di Bronte non ha questa certificazione, tuttavia rimane pistacchio di Bronte”.

Nel servizio di Report si citano anche i pistacchi provenienti dalla Siria e Turchia, ma le etichette vengono approvate da un protocollo e quando viene scritto pistacchio di Bronte si dice il vero, infatti, il nome Bronte può essere utilizzato dalla linee guida del Ministero anche se il pistacchio non è del consorzio che ne certifica la denominazione di origine protetta.

Tutto questo avviene perché la produzione del pistacchio a Bronte è frazionata e non tutti i coltivatori sono registrati al consorzio perché spesso la produzione è quasi familiare.

Rimane il fatto che in etichetta quando c'è il marchio Dop, si tratta di pistacchio che proviene dai produttori registrati al consorzio di Bronte, quando invece c'è scritto solo pistacchio di Bronte si tratta sempre di pistacchio proveniente dalla città alla pendici dell'Etna, ma proviene da produttori non registrati al consorzio. Insomma occorre guardare con attenzione le etichette dei prodotti che vengono acquistati.

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