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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Polivalente, i sindaci del territorio contro la soppressione del "Ferraris"

Il decreto che dispone la fusione con il De Nicola sarebbe stato emesso non tenendo conto del reale numero degli iscritti, ampiamente al di sopra la soglia prevista dalla legge

Sono 9 i sindaci dei comuni dell'hinterland etneo che chiedono la revoca del decreto dell'assessorato Regionale all'Istruzione che, il 26 gennaio scorso, ha disposto la soppressione dell'Istituto tecnico Ferraris di San Giovanni La Punta del Polivalente.

“Nel provvedimento adottato – si legge nella lettera indirizzata al presidente della Regione, all'assessorato regionale competente, al ministero dell'Istruzione e al sindaco della Città metropolitana – sembrano emergere diverse irregolarità, poiché si è disposta la soppressione di un istituto che possiede i requisiti del numero minimo di iscritti”. La legge stabilisce il numero minimo di 600 iscritti per la sopravvivenza di un Istituto, requisito ampiamente rispettato nel caso del Ferraris come si evince dalla documentazione fornita dal dirigente dell'istituto, la prof. Carmela Maccarrone: “La media degli alunni iscritti nell'ultimo quinquennio è stata pari a 622 per ciascun anno scolastico, in altre parole – si legge ancora nella richiesta di revoca – la popolazione scolastica è stata pressoché stabile e gli iscritti sono stati più di 600”. Sono scesi a 595, quindi solamente 5 unità al di sotto della soglia, nell'anno scolastico 2018/2019, mentre per l'anno 2019/2020 ci sono già 661 iscritti, quindi un trend deisamente in crescita”.

L'inghippo probabilmente risiede in un “errore” del precedente dirigente scolastico che per l'anno scolastico 2018/2019 ha cancellato dall'anagrafe nazionale degli alunni (Sidi) circa “una ventina di studenti in dispersione scolastica (sedici anni compiuti) non tenendo conto che si trattava invece di alunni in costanza di obbligo formativo”. Insomma, il dirigente si è premurato di “aggiornare” la banca dati abdicando di fatto alla “missione” del recupero dei ragazzi in dispersione scolastica. A questo punto bisognerebbe capire se, prima di quel momento, siano state intraprese azioni finalizzate a evitare la cancellazione d'ufficio di quegli alunni iscritti.

Il decreto di dimensionamento prevede dunque che il Ferraris venga assorbito dall'altro istituto tecnico, ad indirizzo economico, presente all'interno del Polivalente, ovvero il De Nicola. Ma gli amministratori nella richiesta di revoca segnalano come questa manovra risulti deleteria per l'offerta formativa del territorio, poiché già a settembre si erano avviate le procedure per ampliare gli indirizzi del Ferraris, aggiungendo Chimica e Materiali per il diurno ed Elettronica, Energia, Grafica e Informatica per il serale, “situazione – proseguono i sindaci nella lettera – che darebbe ulteriore spinta alla popolazione scolastica proveniente dai nostri Comuni e rafforzerebbe l'autorevolezza e la funzione sociale della scuola nel territorio di riferimento. Noi sindaci siamo seriamente convinti che dalla fusione dei due Istituti potrebbe derivare un grave danno per gli studenti, le famiglie e i lavoratori. In una condizione di svantaggio socio-economico una realtà di 1.600 studenti rischia di creare ulteriori disagi”. La richiesta è stata sottoscritta dai sindaci dei Comuni di: San Giovanni La Punta, Sant'Agata Li Battiati, San Gregorio di Catania, Gravina di Catania, Tremestieri Etneo, Pedara, Nicolosi, Viagrande e Mascalucia.

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