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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Porto, capo missione della Geo Barents: "Medici collaborativi, è la procedura che non è corretta"

"Nelle ultime ore non abbiamo avuto alcuna comunicazione dalle autorità. Abbiamo chiesto di fare una rivalutazione delle persone a bordo perché alcune hanno avuto attacchi di panico e nessuno ha avuto valutazioni psicologiche: ancora non abbiamo avuto risposte". Così il capo missione della Geo Barents, Juan Matias Gil, parlando al molo 10 del porto di Catania

"Nelle ultime ore non abbiamo avuto alcuna comunicazione dalle autorità. Abbiamo chiesto di fare una rivalutazione delle persone a bordo perché alcune hanno avuto attacchi di panico e nessuno ha avuto valutazioni psicologiche: ancora non abbiamo avuto risposte". Così il capo missione della Geo Barents, Juan Matias Gil, parlando al molo 10 del porto di Catania. "I medici delle autorità saliti a bordo si sono mostrati molto empatici con rispetto alla situazione, sono stati collaborativi, non possiamo lamentarci con loro: è la procedura che non è corretta", ha aggiunto, facendo sapere che i due migranti che si sono gettati oggi in mare dalla Geo Barents sono fermi in banchina e non vogliono risalire. "Hanno espresso la volontà di chiedere asilo, hanno scritto anche una lettera che sarà presentata alle autorità competenti", ha spiegato Gil.

Intanto, i manifestanti cominciano a lasciare il presidio nel molo 10. Gli attivisti tolgono gli striscioni mentre un gruppo di giovani irriducibili con la chitarra suona e canta "Bella Ciao". Aldilà del cancello, la polizia continua a presidiare l'ingresso della banchina.

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In queste ore anche la Cgil di Catania ha partecipato al presidio e comunica che la Cgil nazionale rappresentata dalla segretaria confederale, Tania Scacchetti prenderà parte al sit in di mercoledì 9 novembre, alle ore 17."Insieme ad altre associazioni e ai movimenti cittadini - spiega il segretario della Camera del lavoro di Catania, Carmelo De Caudo - il nostro sindacato ha scelto di fare la propria parte monitorando come si evolvono i fatti ora dopo ora. Ma soprattutto chiediamo ad alta voce che tutti i naufraghi vengano accolti e, al contrario di quanto sta avvenendo, che non vengano selezionati arbitrariamente. Quest'ultima è una pratica fuori legge indegna di un paese civile, come abbiamo già dichiarato anche insieme alla Cgil Sicilia. Insieme alla Rete anti razzista, alla Rete Restiamo umani, ad Anpi, Arci, Libera, agli studenti medi e universitari, e ai tanti altri cittadini che con le loro bandiere o anche a titolo personale ogni giorno si incontreranno qui, noi non abbasseremo la guardia. Catania non può essere periodicamente teatro di abusi sui migranti e sulla democrazia stessa".

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