Le Iene a Catania, follia prediciottesimo: ragazzi raggiungono così la "maturità"
Sotto gli occhi dell'inviato Enrico Lucci è finito il tormentone del momento. Un "orrore" tutto catanese. I protagonisti sono proprio disposti a tutto pur di finire sul web, diventando celebrità con le visualizzazioni: la dignità per pochi minuti non esiste
Le Iene tornano in Sicilia e a Catania. Questa volta sotto gli occhi dell'inviato Enrico Lucci è finito il tormentone del momento: il prediciottesimo. Un marchio di fabbrica siciliano, un "orrore" anche catanese. Si tratta, come descritto dalla puntata delle Iene, di un video che ragazzi in prossimità della maggiore età girano. Non sono però semplici cortometraggi: si tratta di video tendenti pericolosamente al trash più spinto.
Si va dai video in tuta mimetica e mitra, come quello girato da Vanessa di Palagonia, a quello di Arianna, ragazza filmata sui binari di un treno veramente in arrivo. O alla performance del giovane Michael, immortalato nei panni di un novello mafioso stile "Padrino" e con in mano una pistola vera e caricata a salve. Esibizionismo allo stato puro quindi, ai limiti del tragicomico. Un fenomeno "made in Catania" ormai sotto gli occhi del ciclone nazionale.
L'obiettivo dei ragazzi, ripresi dalle telecamere, è quello di finire sul web e nei social network. La dignità per tutti loro non conta. Contano le visualizzazioni, tantissime sul web, che talvolta raggiungono numeri esorbitanti. E' il caso di Vanessa che è diventata una vera e propria star a Palagonia. Non mancano però anche i commenti negativi e talvolta molto offensivi.
La "mente" del prediciottesimo ha un nome: il signor Muscolino, il noto fotografo e "re dei prediciottesimi". Alle domande di Lucci sulla "presunta" estremità di alcuni video, girati in situazioni davvero estreme, Muscolino non si scompone e afferma: "Non stiamo parlando di esagerazioni".
Le famiglie come reagiscono a questo nuovo fenomeno? Dopo le interviste raccolte da Lucci, anche i genitori sembrano essersi rassegnati alla nuova moda e non risentono della scelta dei loro figli. C'è anzi chi sostiene come sia importante acquisire tutta questa notorietà! C'è poi il papà di Giulia, semplice operaio, che è costretto a sborsare una cifra non indifferente per il prediciottesimo della figlia con ripresa subacquea - si parla di cifre attorno ai 1000 euro - dopo essersi arreso all'insistenza della figlia: "Tanto i figli non ci ascoltano oggi" dichiara.