Processo d’appello per Lombardo che conferma la sua "estraneità alle accuse"
La prossima udienza si terrà il 5 aprile alle ore 10 nell’aula 2 di Bicocca e verranno ascoltati in teleconferenza Francesco Campanella, Giuseppe Scollo, Fabrizio Nizza, Salvatore Sciacca e Palma Biondi
Si è tenuta questa mattina l’udienza del processo d’appello – presso la terza sezione penale del tribunale di Catania - a carico dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, condannato in primo grado per concorso esterno. Dinanzi al giudice Tiziana Carrubba, che presiede il collegio giudicante, si è svolta l’audizione di alcuni testi della difesa di Lombardo, rappresentata dagli avvocati Alessandro Benedetti e Filippo Dinacci.
Hanno risposto alle domande dei difensori e dell’accusa – rappresentata dai pm Sabrina Gambino e Agata Santonocito – l’onorevole Domenico Sudano, l’onorevole Nino Di Guardo, l’architetto Gabriella Sardella e il dottor Salvatore D’Urso.
Avrebbero smentito l’influsso o la richiesta di intervento da parte di Raffaele Lombardo in alcune occasioni legati a importanti investimenti nella città di Catania e nel suo comprensorio, come la realizzazione di centri commerciali e di parcheggi. Dalle varie testimonianze sarebbe emerso come Lombardo non abbia influito sulle scelte amministrative e dirigenziali in alcun modo.
Al termine dell’udienza l’ex presidente della Regione ha reso delle dichiarazioni spontanee chiarendo i contorni di tutte le vicende toccate dai testi e ribadendo di non essersi mai interessato alle vicende prese in esame e sottolineando la propria totale estraneità alle accuse mosse sinora. La prossima udienza si terrà il 5 aprile alle ore 10 nell’aula 2 di Bicocca e verranno ascoltati in teleconferenza Francesco Campanella, Giuseppe Scollo, Fabrizio Nizza, Salvatore Sciacca e Palma Biondi.