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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Processo Laura Russo, rinviata al 12 novembre la sentenza d'appello

Niente sentenza in Corte d'appello per il processo Laura Russo, la 12enne uccisa nel sonno dal padre nell'agosto del 2014. Oggi parola alla difesa che ha richiesto per Roberto Russo una nuova perizia psichiatrica

Rinviata al prossimo 12 novembre la sentenza in Corte d'appello per l'omicidio della 12enne Laura Russo. La bambina, nell'agosto del 2014, fu massacrata dal padre, accoltellata mentre dormiva insieme alla sorella maggiore Marika, miracolosamente sopravvissuta all'agguato. Oggi in aula ha preso la parola la difesa e l'avvocato di Roberto Russo, Mario Brancato, ha chiesto il riconoscimento della parziale incapacità d'intendere di volere e una nuova perizia psichiatrica sull'uomo.

La requisitoria del Pg 

Nel corso della scorsa udienza il procuratore generale Antonio Nicastro ha chiesto la conferma dell'ergastolo per Roberto Russo, già condannato in primo grado al carcere a vita. Il Pg ha infatti ricostruito i giorni precedenti all'omicidio e la crisi familiare tra marito e moglie che ha portato Giovanna Zizzo a lasciare, dopo molti anni di matrimonio, il marito che l'aveva tradita. 

La vendetta

 Russo la mattina del 22 agosto ha scelto di vendicarsi e di accoltellare le due figlie che dormivano con lui nel letto matrimoniale. La madre quella notte l'aveva trascorsa invece a casa dei propri genitori. L'uomo ha colpito le due ragazzine di 12 e 14 anni nel sonno, per poi ferirsi all'addome. A disarmarlo sono stati i due figli maschi Andrea e Emanuele che hanno poi chiamato un'ambulanza. Quando nell'abitazione di San Giovanni La Punta è arrivato il personale del 118, la piccola Laura respirava ancora, ma la 12enne poi è deceduta nella corsa verso l'ospedale Cannizzaro. Marika invece, in coma per giorni a causa di una grave emorragia, si è risvegliata proprio il giorno del funerale della sorella minore.

Le perizie psichiatriche

Nel corso del processo Roberto Russo ha più volte dichiarato di non ricordare nulla di quella mattina quando intorno alle 7 ha colpito le due figlie con due coltelli da cucina. L'uomo però è già stato sottoposto a ben due perizie psichiatriche ed è stato considerato perfettamente capace di intendere e di volere.

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