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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Canalicchio

Uccide la moglie e nasconde il cadavere: condannato a 25 anni

Negli ultimi periodi marito e moglie avevano dei contrasti, lei voleva vendere l'autolavaggio di sua proprietà. Salvatore Di Grazia era contrario perché secondo gli investigatori "utilizzava gli uffici per incontri extraconiugali"

Salvatore Di Grazia, 81 anni, accusato di aver ucciso la moglie 72enne Mariella Cimò per motivi economici e personali e poi di aver nascosto il cadavere è stato condannato a 25 anni di carcere per omicidio e occultamento di cadavere. A deciderlo è stata la Corte d'assise di Catania, il pubblico ministero Angelo Busacca invece aveva chiesto l'ergastolo. Processo Cimò, il Pm chiede l'ergastolo per il marito
Il corpo non è mai stato ritrovato, eppure per l'accusa c'erano ben "45 gravi e univoci indizi di colpevolezza", che sono stati elencati uno per uno in aula durante una delle ultime udienze.

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La donna, era scomparsa da casa il 25 agosto 2011 ed il marito ne aveva denunciato la scomparsa il 5 settembre successivo. La coppia era sposata da 43 anni, ma pare che negli ultimi tempi avesse contrasti sulla gestione di un autolavaggio self service per auto ad Aci Sant'Antonio di proprietà di Mariella Cimò nel quale lavorarva Salvatore Di Grazia. La donna aveva intenzione di venderlo, ma il marito era contrario perché, secondo gli inquirenti "utilizzava gli uffici per incontri legati a relazioni extraconiugali".

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