Processo "Money Lender", rinviato al prossimo 16 dicembre per difetti di notifica
Tra i dieci imputati anche alcuni dei titolari della catena di supermercati "Fratelli Bosco", che, secondo l'accusa, avrebbero utilizzato uno dei loro negozi come "banca" per concedere prestiti a tassi elevati a imprenditori, commercianti e artigiani
E' stato rinviato al prossimo 16 dicembre, per difetti di notifica, il processo Money Lender, per estorsione e usura, che si celebra davanti alla terza sezione penale del Tribunale di Catania. Tra i dieci imputati anche alcuni dei titolari della catena di supermercati "Fratelli Bosco", che, secondo l'accusa, avrebbero utilizzato uno dei loro negozi come 'banca' per concedere prestiti a tassi elevati a imprenditori, commercianti e artigiani.
Dalle indagini, eseguite dalla squadra mobile della Questura e che si avvalse anche delle dichiarazioni del pentito Giuseppe Laudani, sarebbero emersi contatti con alcuni clan che durante le feste di Natale e Pasqua potevano rifornirsi nei loro supermercati. In un'intercettazione un componente della famiglia Bosco parla delle cosche: "Io ho questo con i Cappello, o quello con i Tigna, o quello con i Puntina e questo con i Mussi... ne ho quattro". Nel procedimento si è costituito parte civile il Comune di Catania.
Operazione Money Lender, dopo la bufera arresti domiciliari per i Bosco
Una tranche del fascicolo Money Lender è stato stralciato per il ricorso di altri sei imputati al rito abbreviato. Tra questi anche due dipendenti del ministero della Giustizia accusati di usura ed estorsione con l'aggravante di avere agevolato il clan dei Cursoti. L'udienza si terrà il prossimo 27 novembre davanti al Gup Francesca Cercone
L'inchiesta, in cui sono confluiti anche accertamenti della guardia di finanza che il 25 febbraio scorso ha eseguito sequestro preventivo di beni, e' coordinata dal procuratore Giovanni Salvi e dai sostituti Giovannella Scaminaci e Assunta Musella.
