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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Poliziotto morto, la Procura: "Astrazeneca sicuro, ma per lui consigliato altro vaccino"

Nessun pericolo dall'uso delle dosi della casa anglo-svedese. Lo spiega il procuratore Carmelo Zuccaro che, in una nota, precisa: "L'accertamento della causa mortis costituisce oggetto di un procedimento di competenza della Procura di Messina"

"A questa autorità giudiziaria non constano elementi che consentano di ipotizzare che gli eventi sui quali si sta indagando siano sintomatici di un pericolo nell'utilizzo del vaccino AstraZeneca, e neanche di alcuni lotti del medesimo, da parte della generalita' dei soggetti nei cui confronti tale utilizzo è consentito". Lo si legge in una nota diffusa dalla Procura di Catania che aveva aperto una indagine sulla morte del poliziotto Davide Villa, deceduto 12 giorni dopo la somministrazione del vaccino. La Procura etnea, tuttavia, ha trasmesso per competenza il fascicolo ai colleghi di Messina dal momento che Villa era sposato con una giudice in servizio a Catania, coinvolta quindi nella vicenda come persona offesa. 

"Non costano elementi che consentano di ipotizzare che gli eventi sui quali si sta indagando siano sintomatici di un pericolo nell'utilizzo del vaccino di AstraZeneca, e neanche di alcuni lotti, da parte della generalità dei soggetti nei cui confronti tale utilizzo è consentito"."La fermezza di tale convinzione - sottolinea la Procura - è dimostrata dal fatto che lo scrivente (il procuratore Carmelo Zuccaro, ndr) e la stragrande maggioranza dei magistrati e del personale di questo Ufficio si sono recati a ricevere la somministrazione del predetto vaccino quando gia' si stava procedendo per accertare le cause di alcuni dei predetti eventi".

Il procuratore Zuccaro poi evidenzia come "per quanto riguarda il decesso dell'agente di polizia Davide Villa, l'accertamento della causa mortis costituisce oggetto di un procedimento di competenza della Procura della Repubblica di Messina, con la quale sin dall'inizio si è stabilito un collegamento investigativo per evitare sovrapposizioni e duplicazioni di attività e per mettere, invece, a fattor comune, mediante lo scambio delle informazioni, le conoscenze progressivamente emergenti dalle indagini e cosÌ avere un più ampio quadro di riferimento. I primi accertamenti medici effettuati, seppur parziali rispetto ai quesiti proposti, consentono tuttavia di affermare che, in base alle caratteristiche genetiche riscontrate in relazione ai quesiti proposti, non sussistono fattori genetici predisponenti ad eventi trombotici a carico del Villa, mentre invece dalla storia clinica pregressa dello stesso risulta che questi rientrava nelle categorie per le quali è raccomandata la somministrazione di un diverso vaccino".

 "Ciò tuttavia - aggiunge - non comporta di per se' l'esistenza di un nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino di Astrazeneca e il decesso del Villa, valutazione per la quale sono necessari numerosi altri accertamenti di competenza, come si è detto, di altra Procura". "Appare ancora importante sottolineare il ruolo fondamentale di una corretta comunicazione e informazione preventiva e propedeutica a qualsiasi forma di vaccinazione utile a far maturare nei vaccinanti la consapevolezza dell'importanza di una scrupolosa ricostruzione della propria storia clinica - prosegue -. Altri accertamenti sono in corso da parte di questo Ufficio sulle componenti del lotto del vaccino somministrato al Villa e ad altro paziente attualmente in cura per eventi trombotici al fine di verificare le modalità di conservazione e trasporto del lotto da cui sono stati prelevati i vaccini in questione e se per determinati soggetti con caratteristiche genetiche o con storie cliniche particolari tali componenti possano rappresentare un rischio".

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