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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Prostituzione e riti "voodoo", arrestate due "maman" nigeriane

L'accusa è di riduzione in schiavitù, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Connazionali le vittime, che sarebbero state costrette a prostituirsi per pagare un debito di 30mila euro contratto dopo essere giunte clandestinamente in Italia

Costrette in stato di schiavitù e a mangiare un cuore crudo di gallina appena uccisa sotto la minaccia del rito "voodoo". E' lo scenario macabro che emerge dall'indagine condotta dalla squadra mobile di Catania su delega della procura. Fermate due giovani nigeriane, S. A. e S. I., entrambe di 27 anni, per riduzione in schiavitù, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Le vittime sarebbero due giovani connazionali, costrette a prostituirsi per pagare un debito di 30mila euro per averle fatte giungere clandestinamente in Italia.

Per le due donne il gip di Catania ha convalidato i fermi confermando le misure cautelari. Al termine di ogni nottata le ragazze dovevano consegnare alle "maman" l'intero incasso delle prestazioni sessuali - una somma che variava dai 30 ai 50 euro - mentre durante il giorno erano obbligate a far fronte a tutte le richieste, anche di lavoro domestico. Approfittando della situazione di assoggettamento e vulnerabilità delle ragazze, ormai soggiogate alla loro volontà, le sfruttatrici le controllavano costantemente, tanto che non erano libere di uscire di casa se non accompagnate e dovevano rendere conto di ogni loro telefonata.

Il calvario si è concluso nella giornata di lunedì scorso quando la procura distrettuale di Catania ha posto in stato di fermo le due donne che erano pronte ad allontanarsi da Catania. Le vittime hanno confermato quello che le indagini avevano appurato e sono state avviate ad un apposito programma di reinserimento.

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