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Cronaca

Protesta Ato rifiuti, sindacati: “Le aziende sono al collasso, stipendi a rischio”

Fit Cisl, Fp Cgil Cgil e Uiltrasporti di Catania hanno manifestato per denunciare l'assenza delle condizioni economiche che assicurano la continuità e la funzionalità del servizio di igiene ambientale

Questa mattina davanti alla Prefettura di Catania le sigle sindacali Fit Cisl, Fp Cgil Cgil e Uiltrasporti di Catania hanno manifestato per denunciare l’assenza delle condizioni economiche che assicurano la continuità e la funzionalità del servizio di igiene ambientale nei Comuni dell’Isola.

Una delegazione formata dai segretari generali Mauro Torrisi (Fit Cisl), Gaetano Agliozzo (Fp Cgil) e Armando Alibrandi (Uiltrasporti), con i rispettivi responsabili di settore Rosario Garozzo, Francesco D’Amico e Nello Grasso, hanno consegnato al Prefetto di Catania un documento dove si chiede un autorevole intervento affinché il Presidente della Regione e l’assessore regionale dell’Energia intervengano in maniera decisa sui problemi del settore, attraverso la costituzione di un tavolo permanente di concertazione regionale e permettere di attuare anche in Sicilia un percorso virtuoso di gestione del ciclo integrato dei rifiuti.

“E’ ormai sotto gli occhi di tutti che non ci sono più le condizioni economiche per assicurare la continuità e la funzionalità del servizio di igiene ambientale nei Comuni dell’Isola – scrivono le sigle sindacali -  le condizioni politiche che si sono delineate e soprattutto le condizioni economiche in cui versano i Comuni a causa dei mancati trasferimenti da parte della Regione, e della consolidata incapacità ad introitare i tributi, oggi TARSU e TIA, domani TARES, hanno ormai messo in ginocchio l’intero comparto, con i Commissari liquidatori degli ATO che continuamente denunciano l’impossibilità di proseguire nella gestione della loro attività”.

“Le aziende del settore sono ormai al collasso e non sono più in condizione di sostenerne finanziariamente il funzionamento, il livello di indebitamento raggiunto non consente più di garantire non solo il pagamento delle retribuzioni al personale, ma neanche la minima manutenzione dei mezzi, la fornitura dei dispositivi di sicurezza agli addetti, con un notevole rischio per l’incolumità dei lavoratori”.

“Certamente una crisi di carattere finanziario ma anche con enormi responsabilità di cattiva gestione da parte di alcuni amministratori degli ATO che non si sono certamente contraddistinti per una buona amministrazione delle risorse pubbliche, con alcuni di essi che ancora oggi si trovano a dover rispondere delle loro responsabilità di fronte alla Magistratura contabile e penale. Per questo motivo queste Segreterie Regionali hanno ripetutamente chiesto un incontro al Governo Regionale – scrivono i sindacati - per avere interventi certi ed immediati, da un lato per tamponare quanto sta accadendo e per evitare il serio rischio di una imminente esplosione igienico-sanitaria dannosa alla salute pubblica, dall'altro per concertare nuove soluzioni per una efficace gestione del servizio di igiene ambientale”.

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