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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Pubbliservizi, botta e risposta tra Falcone e la dirigenza della partecipata

Il capogruppo di Forza Italia all'Ars ha dichiarato che "il bilancio 2016 si avvierebbe ad una perdita superiore ai 2 milioni di euro, così come comunicato dal ragioniere generale della citt àmetropolitana". La dirigenza ha risposto "Francesco Schilirò ha reso dichiarazioni prive di fondamento"

"E' a dir poco allarmante la descrizione che il segretario generale Ignazio Baglieri e il ragioniere generale Francesco Schillirò della città metropolitana di Catania, sentiti stamane in commissione Bilancio all'Ars, hanno tratteggiato della società partecipata Pubbliservizi Spa. Gli alti dirigenti hanno riferito di lavori non eseguiti per 2,3 milioni di euro, di un numero eccessivo di promozioni di personale, di spostamenti di operai dalla strada agli uffici interni, di violazione di direttive dell'ente metropolitano in merito ad un affidamento di servizi e di forniture che lederebbe la stessa mission della società partecipata".Ad afffermarlo è stato l'onorevole di Forza Italia Marco Falcone, capogruppo all'Ars.

"E ancora- , afferma Falcone - la lievitazione degli straordinari piuttosto che contenimento delle spese per il personale e omissione nella trasmissione delle fatture e delle notizie richieste dalla stessa citta' metropolitana. È' stato anche riferito che la società avrebbe fatto un affidamento per servizi di pulizia richiedendo alla società affidataria di comandare personale per addestrare gli addetti di Pubbliservizi alle stesse mansioni".

 "Se nel 2015 la partecipata ha chiuso con una perdita secca di oltre 400 mila euro, - continua il capogruppo di Forza Italia all'Ars - il bilancio 2016 si avvierebbe ad una perdita che supererebbe i 2 milioni di euro. Considerato che ci si trova di fronte ad una società che ha un affidamento annuo di 18 milioni di euro su una spesa corrente della città metropolitana di 90 milioni, ci si rende conto, come hanno sottolineato Baglieri e Schilliro', che ci troviamo di fronte a una società che è sull'orlo del baratro e che potrebbe lasciare sulla strada ben 400 padri di famiglia". "Il sindaco Bianco, così come i sindaci revisori della società, non possono continuare a voltarsi dall'altra parte rispetto a questi fatti così allarmati che se acclarati rasenterebbero dei profili penali".

Il presidente della Pubbliservizi Adolfo Messina ha prontamente risposto alle dichiarazioni di Falcone affermando: "Apprendiamo che  in audizione presso la seconda commissione legislativa Bilancio dell’Ars, il dirigente alle partecipate nonché ragioniere generale della Ccttà Metropolitana, Francesco Schilirò, ha reso dichiarazioni che risultano prive di fondamento sia di fatto che di diritto, e documentalmente false, nonché lesive dell’immagine della società Pubbliservizi Spa, del sottoscritto, degli amministratori e degli organi di controllo di detta società. Lo schema di bilancio 2015, che riporta una sopravvenienza attiva di 400 mila euro e un’accantonamento di riserva di ulteriori 200 mila, è stata approvato all'unanimità dal Cda entro i termini e successivamente trasmesso al socio Città Metropolitana di Catania per gli atti consequenziali di propria competenza. A seguito di alcune richieste di revisione da parte del dirigente Schilirò, questa amministrazione ha precisato, in più occasioni, l'irreversibilità della richiesta di stralcio alla luce delle considerazioni più volte espresse, tra l’altro concordate allo stesso dirigente Francesco Schilirò, così come risulta dai verbali del Cda e dalle relative registrazioni. Inspiegabile risulta quindi la mancata approvazione dello stralcio nei termini proposti e supportati da autorevole parere legale".

"Vorrei chiarire in questa sede - continua Messina . che la mancata approvazione del bilancio può dipendere da due fattori, sia dall’inerzia degli amministratori o da quella della società. Da precisare che gli amministratori di questa società hanno predisposto, entro i termini previsti, il progetto di bilancio quindi in alcun modo potrebbero essere revocati o sottoposti all’azione di responsabilità. Nel secondo caso, quello in specie, stante l’inerzia del socio, che non si presenta alle convocazioni dell'assemblea per l’approvazione del bilancio, si potrebbe costituire l’indizio dell’impossibilità di funzionamento della stessa, costituendo causa di scioglimento della società stessa, per colpa e responsabilità del socio. Sarebbe questa la buona amministrazione cui tende la nuova governance della Città Metropolitana? Quella di fare chiudere una propria partecipata mandando a casa 400 lavoratori? ".

Lo scempio amministrativo e contabile che abbiamo trovato oltreché essere addebitato alle precedenti amministrazioni, è certamente a carico di un'omesso ma dovuto controllo da parte del socio, dovere proprio del responsabile dirigente alle partecipate che oggi si agita scompostamente ma che dovrebbe essere rimosso per palese sedicente incompetenza giuridico-amministrativa e atti omissivi che negli anni ha consumato. Perché non parla oggi delle gestioni del 2013, 2014,  e primo semestre del 2015. Gestioni che hanno portato al tracollo societario. Dov’era Schilirò in quegli anni cosa controllava allora?

"Non ci fermeremo di fronte a nulla, - conclude il presidente della Pubbliservizi- abbiamo il coraggio dovuto. Non avalleremo mai gli atti illegittimi del passato e l'indagine ad ampio spettro della Procura di Catania comprova che le illegittimità delle fatture da noi rilevate potrebbero far configurare ipotesi di reato molto gravi, sia per il patrimonio della società che per quello dell’ente Socio. Per tutto ciò, abbiamo dato mandato ai nostri legali per la tutela del nostro operato e della nostra dignità in ogni sede competente. Non si può più assistere inermi ad una valanga di falsità, diffamazioni e argomentazioni messe in campo col solo scopo di delegittimare l’azione di questa amministrazione e probabilmente anche al fine di celare fatti gravissimi che potrebbero oggi essere scoperti, nella conduzione dell’amministrazione della ex provincia regionale prima e della città metropolitana adesso.

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