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Cronaca

Pubbliservizi, il Sifus chiede a Pogliese le dimissioni del presidente Ontario

La Confederazione dei lavoratori indipendenti chiede ai vertici della partecipata di rispettare il verbale sindacale dello scorso aprile. Un accordo che evita i licenziamenti collettivi intervenendo sulla crisi aziendale

"Il Dott. Silvio Ontario, dovendo agire su tutte ed una serie di incrostazioni e privilegi, non si sta dimostrando all'altezza del compito di presidente della Pubbliservizi. Per queste ragioni abbiamo chiesto ed ottenuto l'intervento dell'Ispettorato del Lavoro di Catania. Sarebbe il caso che un rappresentante della sua amministrazione partecipasse all'incontro indetto dallo stesso e previsto per il prossimo 2 luglio alle ore 11.00, in maniera da rendersi conto della gravità della situazione" afferma Maurizio Grosso, segretario generale Sifus Confali.

"Lo spoil system nei confronti della Pubbliservizi – prosegue Grosso - non dovrà essere elargito per ragioni di moda o per individuare posti di prestigio per i candidati silurati, ma si rende necessario per contribuire a salvarla dal fallimento. Dovrà essere affidato ad un presidente competente e capace di scardinare i privilegi che vi si annidano e di creare un clima di rispetto delle regole democratiche. Solo con un veloce intervento in questa direzione, il neo Sindaco, potrà dare un significativo contributo per salvare partecipata e dipendenti. In verità - continua - un piano strategico, per salvare la partecipata e consentirle di accedere al concordato preventivo, esiste ed è contenuto all'interno di un verbale sindacale (18-4-2018) fortemente voluto da Confali. Un accordo che evita i licenziamenti collettivi intervenendo sulla crisi aziendale in maniera razionale e non traumatica. Tuttavia, se da un lato, nessuna delle parti (sindacati e datore di lavoro), hanno avuto il coraggio di opporsi, poiché si sarebbero dovuti assumere grosse responsabilità, dall'altro, alcune, frenano per difendere i privilegi acquisiti".

"La Pubbliservizi, ad oggi, - prosegue il segretario - infatti, omette di adempiere parte significative di quanto stabilito nel verbale sindacale: revisioni delle progressioni verticali effettuate negli ultimi anni e stipula di un regolamento che le disciplini, verifica di tutti i superminimi illegittimamente assegnati, avvio di percorsi di riqualificazione, ricerca dei lavoratori disponibili ad esodo, elaborazione della macrostruttura aziendale. Ha solo presentato domanda per accedere al FIS (il fondo di solidarietà). Perché non è stato realizzato ancora neanche un serio piano ferie da concordare con i sindacati? Perché non si sta ancora procedendo al recupero dei superminimi? Siamo seriamente preoccupati che di questo passo, il verbale in questione non verrà mai onorato. Qualora dovesse esserlo, rischia di risultare sbiadito e di impedire di accedere allo strumento che salva i lavoratori e la partecipata, ossia il concordato preventivo" conclude Grosso.

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