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Cronaca

Pubbliservizi, Ugl: "Mezzi senza gasolio, fermi i reparti manutenzione e viabilità"

Lo denuncia il segretario generale territoriale della Ugl etnea Giovanni Musumeci, che ha raccolto il grido d’allarme lanciato dai lavoratori

"L’attività della Pubbliservizi è quasi ridotta al minimo possibile, strade, strutture e scuole sono ormai abbandonate a se stesse. Ci risulta che, da qualche giorno, i mezzi delle squadre che si occupano della manutenzione e della viabilità sono fermi a causa della mancanza di gasolio e, per questo, non si stanno effettuando interventi indispensabili. A cominciare da quelli legati alla messa in sicurezza del territorio ed alla mitigazione del rischio idrogeologico nelle vie e nelle aree di competenza della ex provincia regionale di Catania.” Lo denuncia il segretario generale territoriale della Ugl etnea Giovanni Musumeci, che ha raccolto il grido d’allarme lanciato dai lavoratori. Una situazione che va ad aggravare la condizione già parecchio preoccupante della partecipata, anche alla luce delle ultime notizie trapelate al termine dell’assemblea dei soci.

Un esito che non ha di certo sorpreso lo stesso Musumeci, che fa notare come il sindacato aveva già preventivato una simile conclusione: “L’avevamo immaginato e, adesso, temiamo davvero per le sorti della società perchè ogni speranza di ricapitalizzazione è residua. Non basta infatti aver dato parere positivo ad un piano di risanamento, che ancora deve passare al vaglio delle organizzazioni sindacali, quando l’elemento più importante, ovvero i soldi, non c’è. E’chiaro che appare difficile come la Regione, in questo scorcio di fine legislatura, possa provvedere all’invio di un contributo. Di certo un dato da non trascurare è che in oltre quattro mesi l’attuale management, così come era prevedibile, nonostante uno stuolo di consulenti e collaboratori a disposizione, non ha saputo trovare una soluzione degna di nota arrivando ad una conclusione che chiunque avrebbe potuto facilmente individuare. Ed inoltre è anche sotto gli occhi di tutti il ruolo oramai marginale dell’ente metropolitano, che dovrà andare a chiedere aiuto e fondi ad un governatore ormai destituito dalla politica e dalla gente. Nulla di nuovo, quindi, sotto il sole se non la voglia di ritornare a combattere insieme, mostrata dalle sigle sindacali. Dunque non rimane adesso che affidarsi all’intervento autorevole di sua eccellenza il Prefetto, al quale noi in tempi non sospetti avevamo prospettato quest’epilogo, con la speranza che possa attivare tutte le azioni possibili per garantire a Pubbliservizi di avere un futuro e, principalmente, una nuova dirigenza. Di certo non è tollerabile che si perda ulteriore tempo, magari per tentare di spostare la data di morte dell’azienda in un tempo quanto più lontano è possibile".

" Per questo è bene che, ribadiamo ancora una volta, si faccia chiarezza ma soprattutto si operi nella più totale legalità e nell’indispensabile trasparenza e si lavori alacremente per garantire nell’immediato ai cittadini i servizi di cui hanno necessariamente bisogno come la sicurezza e l’efficienza del patrimonio della Città metropolitana".

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