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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Nesima / Via Generale Ameglio

La raccolta differenziata non decolla, Arcidiacono: "Serve più trasparenza"

Nel 2016 il totale generale dei rifiuti conferiti in modo differenziato è del 9,75 per cento. La gestione comunale si ferma a quota 7,13, mentre Ipi e Oikos raccolgono rispettivamente il 10,76 ed il 9,89 per cento

L'isola ecologica vandalizzata di via Generale Ameglio, a Nesima, rappresenta a pieno la situazione in cui versa il servizio di raccolta di rifiuti a Catania. A dichiararlo è il vice presidente vicario del consiglio comunale Sebastiano Arcidiacono che, questa mattina, ha denunciato i ritardi della Regione Siciliana e del comune di Catania in merito ai bassissimi livelli di raccolta differenziata.

Un sistema ancora in fase di sperimentazione che si è dimostrato, in questi mesi, ricco di problematiche sia per i cittadini che per l'amministrazione comunale, il consorzio Ipi-Oikos e lo stesso Conai.

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I risultati sono poco incoraggianti. Nel 2016 il totale generale dei rifiuti conferiti in modo differenziato è del 9,75 per cento. La gestione comunale si ferma a quota 7,13, mentre Ipi e Oikos raccolgono rispettivamente il 10,76 ed il 9,89 per cento.

Isola ecologica di Nesima

"Dati questi - sottolinea Arcidiacono - tutti da verificare, perchè non sono ancora giunti numeri ufficiali su quanto effettivamente conferito dal consorzio gestore. E' stata quasi azzerata da parte del comune di Catania la direzione di controllo sui rifiuti, a fronte di un aumento pari a circa 10 milioni di chili di spazzatura negli ultimi quattro anni. Ci sono poi dei ritardi inaccettabili con l'affidamento del nuovo bando, tant'è che si va avanti a proroghe. D'altro canto, i cittadini continuano a registrare disservizi nella raccolta porta a porta e sono poco invogliati a conferire privatamente, poichè delle tre isole ecologiche esistenti, solo due funzionano correttamente".

Quella di Nesima, realizzata durante l'amministrazione Stancanelli, è infatti totalmente distrutta dai vandali, che l'hanno resa inservibile. Ci sarebbe in realtà un fondo di circa 400 mila euro destinato agli interventi di riqualificazione delle isole ecologiche. Ma è congelato da anni. Ed in ogni caso la somma stanziata potrebbe essere insufficiente ad effettuare tutti gli interventi necessari.

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