Arrestata la cugina del famoso boss Benedetto Santapaola
L'accusa è di estorsione, in concorso, con l'aggravante per avere agito avvalendosi dell'appartenenza all'associazione mafiosa Santapaola - Ercolano
Questa mattina - su delega del sostituto procuratore dott.ssa Iole Boscarino della Procura Distrettuale di Catania - gli agenti della squadra Mobile hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, arrestando due pregiudicati catanesi: la cugina del noto boss Benedetto Santapaola e C.M., soprannominato "Melo ‘u disperato". L'accusa è di estorsione, in concorso, con l’aggravante per avere agito avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e di omertà derivanti dall’appartenenza all’associazione mafiosa Santapaola - Ercolano.
L’indagine delegata dalla D.D.A di Catania alla Squadra Mobile, a seguito delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, ha consentito di acquisire univoci e concordanti elementi di reità nei confronti dei due arrestati. Secondo l’accusa, i due avrebbero costretto un commerciante del quartiere di S. Cristoforo, a versare mensilmente a titolo estorsivo, già dal lontano 1987, 250 mila lire, poi "convertita" in euro a 130,00. Nel corso delle perquisizioni domiciliari sono stati sequestrati tredicimila euro presso l’abitazione della Santapaola e mille e quattrocento euro presso l’abitazione di C.M.
La donna insieme al marito, noto come Turi, responsabile del clan "Santapaola", nel 2000 rimase coinvolta nell’ operazione "Ottanta Palme", in quanto a capo di un’organizzazione che aveva monopolizzato il traffico e lo spaccio di cocaina nella zona di via Della Concordia. Nel corso delle intercettazioni ambientali svolte nell’ambito di quell’attività d’indagine, la stessa si vantò con i presenti che la sua famiglia, poiché imparentata con il boss Benedetto, rappresentava il "sangue blu" della mafia catanese.