Raddoppio ferroviario fermo al capolinea: gara d'appalto congelata
E' ufficiale il congelamento della gara per i lavori di una tratta del raddoppio ferroviario Catania-Palermo
"Cristo si è fermato a Eboli e il raddoppio ferroviario della Catania - Palermo si fermerà a Raddusa. Il bluff di Rfi, operato con il complice silenzio del governo Crocetta, oggi è stato svelato”. Non usa mezzi termini il segretario generale della Filca Cisl Santino Barbera, per commentare la notizia del congelamento della gara per i lavori di una tratta del raddoppio ferroviario Ct- Pa.
“È ormai ufficiale - aggiunge Barbera - che l’ad di Rfi, Maurizio Gentile, ha proposto alla Regione siciliana di limitare i lavori, per la tratta Catenanuova - Enna - Fiumetorto, al riammodernamento a un solo binario. Il risultato sarà che da Catania a Catenuova si viaggerà sul doppio binario, mentre da lì in poi tutto resterà esattamente come adesso”. Il segretario generale degli edili della Cisl siciliana sottolinea l’incongruenza di queste scelte e i danni che ne deriveranno.
“L’opera - afferma Barbera - è inserita come prioritaria dal decreto legge ‘Sblocca Italia’ del 12 settembre 2014 e, come tale, avrebbe dovuto seguire un iter veloce, con i cantieri aperti entro il 2015. Le previsioni non sono state rispettate, dato a che a oggi ancora non è partito alcun cantiere”. Sul tratto successivo, quello che va da Raddusa a Cefalù, come afferma Barbera, si ignora del tutto quali siano le intenzione di Rfi e del governo regionale, dato che non si conoscono né investimenti né date di avvio dei lavori. Il raddoppio ferroviario Catania - Palermo - conclude Barbera - rischia di essere l’ennesima incompiuta della Sicilia, che già detiene in Italia il triste primato di regione con il più alto numero di opere non completate”.