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Venerdì, 29 Marzo 2024

Rapina un rifornimento di benzina, in fila c'è anche lo zio che lo saluta: riconosciuto e arrestato | Video

Bottino della rapina a mano armata messa a segno lo scorso 2 gennaio, 9 mila euro: tutto l'incasso di Capodanno

I carabinieri del nucleo operativo di Paternò hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale etneo nei confronti due pregiudicati paternesi, Angelo Gulisano e Vincenzo Spitaleri, accusati di rapina aggravata in concorso. Il provvedimento restrittivo è stato emesso al termine delle indagini coordinate dalla Procura etnea e svolte da gennaio a marzo di quest’anno, in relazione ad una rapina avvenuta lo scorso 2 gennaio ai danni del distributore di carburante "Iblea Petroli", situato nel centrale Corso Italia di Paternò. Alle 13 di quel giorno, i due indagati sarebbero giunti nei pressi dell’area di rifornimento a bordo di un Honda SH nero con targa oscurata, condotto da Spitaleri, camuffando i loro volti con dei passamontagna. Angelo Gulisano, sceso velocemente dal mezzo, dopo aver estratto una pistola verosimilmente 9x21, avrebbe minacciato un dipendente facendosi consegnare l’incasso dell’intero fine settimana di Capodanno, calcolato in oltre 9 mila euro, dicendo: "Se chiami i carabinieri ti ammazziamo la famiglia".

Avrebbe anche tentato di colpire con il calcio dell’arma il commesso. Dopo aver arraffato il denaro in soli due minuti, tilizzando lo stesso ciclomotore i rapinatori si sono dileguati. Particolarmente significativi due episodi registrati dai vari impianti di videosorveglianza esaminati dai carabinieri. Il primo riguarda le fasi antecedenti alla rapina: un cittadino presente al distributore, probabilmente ignaro di cosa stesse per accadere, saluta uno degli indagati qualche istante prima del raid, riconoscendolo a bordo dello scooter. E' stato poi identificato nello zio di Angelo Gulisano, elemento che rafforza le prove a suo carico. Il secondo riguarda invece i momenti successivi alla rapina, in cui gli indagati venivano ripresi mentre stavano rincasando a bordo di un SH nero e con gli stessi abiti indossati dai malviventi alcuni minuti prima. Entrambi sono stati condotti presso il carcere di piazza Lanza.

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