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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Rapina due aree di servizio con una motosega, arrestato a Mascali: decisive le registrazioni delle telecamere

Per monitorare gli spostamenti del 31enne catanese gli agenti della polizia stradale si sono camuffati da bagnanti. Gli occhi elettronici presenti sul tratto autostradale dell'A18 hanno permesso di individuare il veicolo su cui viaggiava e rintracciare il giovane: tra la refurtiva Gratta e vinci e circa 1.300 euro in contanti

Armato di una motosega, alle prime luci dell’alba di domenica scorsa, un giovane ha fatto irruzione nel bar di un'area di servizio dell'autostrada A18 Messina-Catania e sotto la minaccia dell'utensile azionato, ha costretto il banconista a consegnare il denaro e i tagliandi “Gratta&Vinci” presenti in negozio. Quindi si è allontanato a bordo di una Nissan Micra volutamente lasciata a debita distanza per non permettere di rilevarne il numero di targa. Pochi minuti dopo, lungo la carreggiata procedente in direzione opposta della stessa autostrada, si è verificato lo stesso scenario: anche qui, l’uomo si è introdotto fulmineamente all’interno del bar e, brandendo la motosega in funzione, si è fatto consegnare l’incasso e tutti i “Gratta&Vinci” esposti, per poi darsi alla fuga con la stessa “Micra” utilizzata nella precedente occasione. Sono state immediatamente avviate le indagini della Polizia di Stato, che hanno passato al setaccio gli impianti di videosorveglianza interni ed esterni, nonché altri impianti installati in ambito autostradale, non distanti dai luoghi delle rapine.

Da uno di essi si è risaliti alla targa del veicolo e quindi al probabile autore, un giovane 31enne catanese con precedenti giudiziari. Sono subito scattate quindi le ricerche dell’uomo, che nel frattempo si era reso irrintracciabile. La polizia stradale ha concentrato le ricerche a Mascali, in provincia di Catania, perlustrando strade, villette, complessi abitativi, lunghi tratti di spiaggia, sino a quando l'autovettura utilizzata per compiere le rapine è stata rintracciata, parcheggiata in maniera seminascosta all'interno di un grande complesso residenziale. Appariva quindi fondamentale non perdere di vista il veicolo e allo stesso tempo non tradire la propria presenza rispetto al continuo viavai di abitanti della zona.

Agli agenti della Polstrada non è rimasta altra scelta che quella di fingersi bagnanti, svestendo i propri panni e rimanendo in costume, per potere tenere d’occhio l’auto in maniera insospettabile. La svolta è arrivata dopo alcune ore quando, nel pomeriggio, l'uomo si è diretto verso la Micra ed è stato immediatamente bloccato e perquisito: addosso aveva ancora la gran parte del denaro contante provento delle rapine: 1.330 euro. Mentre, dalla perquisizione dell’auto è stata rinvenuta una notevole quantità di monetine da 10 e 20 centesimi, per un totale di altri 34 euro.

Altre conferme della sua colpevolezza si hanno dalla perquisizione dell’abitazione: oltre a due borsoni preparati con abbigliamento ed effetti personali (secondo gli investigatori un chiaro segno di un imminente spostamento) è stato rinvenuto uno zaino contenente altro denaro in moneta, per un valore di 331 euro e oltre 411 tagliandi “Gratta & Vinci” di varie versioni, la gran parte dei quali ancora da utilizzare. Infine è stata ritrovata anche la motosega utilizzata per compiere le rapine: un modello utilizzato per la potatura di alberi, alimentato a batteria, perfettamente lubrificata e con catena molto affilata. Per il trentunenne è scattato così il fermo di indiziato di delitto per il reato di rapina aggravata e continuata e si sono spalancate le porte del carcere. Accolto il provvedimento dal gip del tribunale di Catania, in poco più di 12 ore è stato così assicurato alla giustizia e trasferito in carcere. 

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