Migranti, il relitto della strage di aprile 2015 è ancora in fondo al mare
Nei giorni scorsi è giunta dalla Procura etnea, responsabile dell'inchiesta sul naufragio, la richiesta di condanna a 18 anni per il capitano e 6 per il mozzo
Sono al momento sospese le operazioni di recupero del relitto con a bordo circa 700 migranti affondato ad aprile 2015 al largo della Libia. Itecnici hanno deciso di riposizionare il relitto sul fondale e attendere un miglioramento prima di effettuare un nuovo intervento in sicurezza.
Un nuovo tentativo sarà fatto, meteo permettendo già la prossima settimana. Il peschereccio è a una profondità di 370 metri su un fondale sabbioso, a 85 miglia della costa libica. L'11 maggio il relitto era stato agganciato dal modulo di recupero ed era iniziata la risalita che è stata bloccata quando il barcone era a circa 90 metri dalla superficie. Nei giorni scorsi è giunta dalla Procura etnea, responsabile dell'inchiesta sul naufragio, la richiesta di condanna a 18 anni per il capitano e 6 per il mozzo.