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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Avviato il restauro dei tre portoni storici della chiesa monumentale San Nicolò l'Arena

Gli interventi sui portoni comprendono la pulitura, il consolidamento e la ricostruzione delle parti decorative deteriorate, la revisione di tutti gli elementi meccanici ed altri interventi

Sessanta anni dopo l’ultimo intervento di tinteggiatura, i settecenteschi portoni in legno della Chiesa monumentale San Nicolò l'Arena rinascono a nuova vita, grazie all’intervento di restauro disposto dal sindaco Salvo Pogliese e dall’assessore alla Cultura Barbara Mirabella, nell’ambito di un piano di valorizzazione di piazza Dante e del contesto architettonico connesso al monastero dei Benedettini. L’intervento di ripristino viene realizzato senza incidere sulle casse comunali, con i proventi della tassa di soggiorno destinata anche a interventi di recupero dei beni culturali e sarà completato in tre mesi. Tecnici specializzati della ditta affidataria "Ennaion Restauri" di Maria Angela Sutera, utilizzeranno materiale naturali per non alterare ancora di più, la già deteriorata consistenza lignea dei tre portoni della Chiesa, in sintonia alle indicazioni della soprintendenza. All'avvio dei lavori di riqualificazione, che riguardano anche il ripristino dei gradoni laterali lapidei del sagrato, hanno presenziato il sindaco Salvo Pogliese e l’assessore ai beni culturali Barbara Mirabella, il presidente del Primo Municipio Paolo Fasanaro, il direttore del gabinetto del sindaco Giuseppe Ferraro con quello della cultura Paolo Di Caro, la coordinatrice della rete museale comunale Valentina Noto, il rettore della Chiesa di San Nicolò l’Arena padre Antonio De Maria, il comandante della compagnia carabinieri di piazza Dante capitano Roberto Martina.

“La grande Chiesa del complesso dei Benedettini -ha detto il sindaco Salvo Pogliese- è tra le maggiori attrazioni turistiche cittadine che dopo decenni di noncuranza va valorizzata al massimo per farci trovare pronti, quando finirà questa emergenza sanitaria. I restauri degli antichi portoni e della scalinata d’ingresso laterale ormai fuori uso - ha detto il sindaco Salvo Pogliese- rappresentano un valore aggiunto a uno luoghi simbolo di Catania che è piazza Dante. Voglio ricordare la pedonalizzazione dell’area frontale alla Chiesa, ma anche la piantumazione di una dozzina di platani, la scorsa primavera, simbolico avvio del grande progetto di 2000 alberi per Catania; la sistemazione dei marciapiedi e del basolato lavico che aumentano il valore monumentale di questa piazza e del complesso storico monumentale dei Benedettini di cui la Chiesa, la più grande alla Sicilia, è parte integrante come sito liturgico ma anche culturale. Abbiamo dimostrato concretamente la grande attenzione per i nostri beni culturali, illuminando Castello Ursino e piazza Duomo, ora è toccato a piazza Dante, un’area in cui abbiamo curato attentamente allontanando la sosta selvaggia. Ai turisti dobbiamo offrire il meglio e farci trovare pronti per la fine delle restrizioni accogliendo nuovi visitatori a Catania: stiamo puntando a incentivi economici per chi sceglie la nostra città per svolgere un evento sportivo, congressuale o realizzare un viaggio di gruppo o scolastico, pensando già ai prossimi mesi e alla ripresa delle attività commerciali”.

Gli interventi sui portoni comprendono la pulitura, il consolidamento e la ricostruzione delle parti decorative deteriorate, l’intonazione cromatica delle parti integrate secondo le indicazioni della Soprintendenza, la lubrificazione e registrazione degli elementi di movimentazione e chiusura delle porte (cardini, cerniere, serrature), la revisione di tutti gli elementi meccanici ed estetici presenti sui portoni e la rimessa in funzione di apertura e chiusura di tutte le ante. Nel piano dei lavori è previsto pure il rifacimento dell’area di accesso dei disabili al monumento, fortemente voluto dall’assessore Barbara Mirabella:”Stiamo ponendo tutte le condizioni per riaprire al meglio i siti culturali quando torneranno i turisti. I nostri musei sono stati tra i primi a riaprire in Sicilia e lavoriamo ogni giorno per rendere la nostra offerta culturale sempre più competitiva”.

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