Aveva ricattato un prete per foto sconce su Facebook, condannata al risarcimento
Tra i due la confidenza "virtuale" è divenuta sempre più confidenziale sino a raggiungere lo scambio di foto in pose sconce, usate poi dalla ragazza per ricattare quello che si è rivelato essere un sacerdote
Il giudice monocratico di Catania ha condannato al risarcimento la donna che aveva estorto denaro ad un prete che, all'epoca dei fatti, era in servizio a Canicattì. Per il religioso -poco meno che quarantenne -i guai sono iniziati dopo aver accettato la richiesta di amicizia di una giovane catanese sul social network Facebook.
Tra i due la confidenza "virtuale" è divenuta sempre più confidenziale sino a raggiungere lo scambio di foto in pose sconce, usate poi dalla ragazza per ricattare quello che si è rivelato essere un sacerdote, parroco di una delle più importanti parrocchie di Canicattì.
Il religioso per evitare lo scandalo avrebbe pagato 10 mila euro. Le richieste di denaro però non sarebbero terminate tanto da indurre la vittima dei ricatti a sporgere denuncia alla polizia di Canicattì. La ragazza è stata individuata dalla polizia postale di Catania, denunciata, processata e condannata al risarcimento del danno comprensivo della somma estorta.
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