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Cronaca

Non solo rifiuti, a Catania è anche emergenza maleducazione

Il problema dei rifiuti riguarda in qualche modo tutta la città e le sue componenti ad ogni livello. L’inciviltà di alcuni cittadini nell’abbandonare i rifiuti su determinati punti della città per poi contestare l’inefficienza del servizio che, senza ombra di dubbio presenta delle inefficienze, ma che non può essere additato come l’unico responsabile e capro espiatorio di questo degrado

Il quadro rifiuti è di quelli che fanno gridare i cittadini all'emergenza. E il caldo e le temperature che aumentano i cattivi odori e innescano incendi, peggiorano ulteriormente la situazione. Via Duca degli Abruzzi, Via Malta, Largo Bordighera, via Generale Ameglio, via Santa Chiara, sono solo alcuni esempi di strade invase dalla spazzatura e dai rifiuti ingombranti, non solo in prossimità di dove prima erano situati i cassonetti. Le micro discariche invadono marciapiedi sconfinando sulla carreggiata. Sono all’ordine del giorno notizie di abbandoni di rifiuti lungo le strade, sugli argini di fiumi e fossati o accanto ai contenitori per la raccolta differenziata e, quotidianamente, la nostra redazione riceve decine e decine di segnalazioni dai lettori e dai comitati di quartiere.

Un problema che riguarda in qualche modo tutta la città e le sue componenti ad ogni livello. L’inciviltà di alcuni cittadini nell’abbandonare i rifiuti su determinati punti della città per poi contestare l’inefficienza del servizio che, senza ombra di dubbio, presenta delle inefficienze, ma che non può essere additato come l’unico responsabile e capro espiatorio di questo degrado. C’è anche un problema culturale, un atto di grave danno all’ambiente e di offesa verso quei cittadini corretti che collaborano al buon andamento della raccolta differenziata. Il malcostume di chi sporca per strada o utilizza in modo inappropriato i cestini, comporta maggiori costi per tutti, oltre al danno ambientale e d’immagine per la città. La cartolina per i turisti nel periodo di maggiore afflusso rischia di avere serie conseguenze nell'immediato futuro sul settore trainante della città.

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Insomma, non c’è solo un’emergenza rifiuti, ma anche un’emergenza maleducazione. Da tempo è stata dichiarata guerra ai furbetti. La tolleranza zero contro l’abbandono di rifiuti, tramite sanzioni e telecamere, sembra però non essere sufficiente. Da Palazzo degli Elefanti, l’assessore all’Ambiente del Comune di Catania, Andrea Barresi ha annunciato l'installazione di altre decine di nuove telecamere per il controllo del territorio. Basterà? Una domanda a cui è difficile dare una risposta, ma che deve trovarne una entro l'inizio del mese di settembre, quando la raccolta differenziata sarà estesa a tutta la città, eliminando ogni singolo cassonetto dalle strade.

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