Micro discariche di rifiuti nel Parco Naturale dell’Etna
Numerose aree del Parco Naturale dell'Etna sono devastate dalla presenza di micro discariche. Aree di singolare bellezza e di enorme interesse naturalistico sono profondamente alterate e ridotte, in alcuni casi, a posti di estremo degrado
Numerose aree del Parco Naturale dell’Etna sono devastate dalla presenza di micro discariche. Aree di singolare bellezza e di enorme interesse naturalistico sono profondamente alterate e ridotte, in alcuni casi, a posti di estremo degrado, cagionando danni ambientali e paesaggistici assai rilevanti, nocendo all’immagine stessa del Parco e determinando, per di più, la necessità di reperire somme sempre più ingenti di denaro per eseguire in futuro i necessari e doverosi interventi di bonifica. E' la denuncia avanzata tempo fa da Legambiente che, sembra ancora non aver avuto la giusta attenzione.
Nella denuncia è stato anche evidenziato che in molte di queste micro discariche si rinvengono rifiuti contenenti amianto, costituiti, in prevalenza, da lastre ondulate di copertura, vasche per la raccolta di acqua e tubazioni. Tali manufatti sono, quasi sempre, danneggiati ed essendo, inoltre, esposti agli agenti atmosferici, agli sbalzi termici e all’azione di microrganismi, si presentano, di norma, deteriorati in superficie.
Il loro cattivo stato di conservazione determina affioramenti delle fibre di amianto e fenomeni di liberazione delle stesse. Tale situazione, oltre a causare un gravissimo inquinamento ambientale, produce un inaccettabile rischio per la salute dei cittadini e in particolare di quelli che si aspetterebbero di trovare in un’area naturale protetta un luogo salubre.
I rilevamenti effettuati da Legambiente hanno confermato che le aree maggiormente interessate dal fenomeno sono quelle prossime ad arterie stradali o piste carrozzabili.